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I giovani lo vogliono su misura

, di Davide Ripamonti
Il Centro turistico studentesco e giovanile conferma: i ragazzi sono informati, hanno le idee chiare e chiedono un servizio tagliato apposta per loro

Un buon metodo per capire dove stia andando un settore è quello di indagare le tendenze dei giovani. Il Cts (Centro turistico studentesco e giovanile), fondato nel 1974,con circa 250.000 soci, 187 uffici in Italia e una rete di assistenza in oltre 50 paesi, è la più grande istituzione italiana nella promozione, organizzazione e sviluppo del turismo giovanile, riconosciuta dal ministero del lavoro e delle politiche sociali.

E’, dunque, un buon punto d’osservazione. “Dal mio osservatorio privilegiato”, dice il segretario generale del Cts, Roberto Corbella, “posso confermare la tendenza verso i viaggi su misura. Oggi il viaggiatore è molto più informato, grazie a internet si crea percorsi, sceglie cosa visitare e dove alloggiare. ‘Visita’ in modo virtuale i luoghi ancor prima di recarvicisi”.

Il Cts, oltreché nei viaggi studio all’estero per imparare le lingue, è specializzato in viaggi fai-da-te, nella fornitura cioè di elementi singoli, a pezzi, metodo preferito dai giovani. Data questa differenza, però, per altri aspetti il viaggiatore giovane richiede le stesse cose dei propri genitori: “Rispetto a qualche anno fa i giovani sono più esigenti”, riprende Corbella, “il sacco a pelo ha lasciato il posto a confortevoli alberghi. Anche le mete sono le stesse: in inverno capitali europee e città d’arte, magari legate alla promozione di qualche evento particolare, in estate il mare, soprattutto la Grecia e il bacino del Mediterraneo in genere. Anche per quanto riguarda mete lontane, un paese di grande attrazione per i giovani come l’India è oggi più apprezzato sotto l’aspetto strettamente turistico che per l’alone mistico che attirava i giovani di qualche generazione fa”.