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I collezionisti di Grants

, di Davide Ripamonti
Nato nel 1990, l'Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research ha vinto oltre 20 ERC. Tra i suoi obiettivi avvicinare gli studenti alla ricerca

Con circa 20 ERC Grants (Starting, Consolidator o Advanced) conquistati, l'IGIER (Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research) ha contribuito in modo decisivo nel corso degli anni a fare della Bocconi una delle prime istituzioni europee per numero di studiosi che hanno ottenuto borse ERC nel pannello SH1 (Economics, Finance, and Management). "Il nostro centro di ricerca", dice Nicola Gennaioli, professore ordinario presso il Dipartimento di finanza dell'Università Bocconi e direttore dell'Igier, "si propone di facilitare l'interazione tra gli economisti che lavorano nei diversi dipartimenti qui in Bocconi, ed in particolare Economia, Finanza, Scienze sociali e politiche, Scienze delle decisioni". Questa interazione è atta a facilitare lo scambio di idee e la produzione scientifica, sia teorica che empirica, in tutti i campi dell'economia. Ma non solo. Perché IGIER ha anche un occhio di riguardo per i giovani talenti che frequentano i Master of Science di economia e finanza, come spiega Gennaioli: "Il mio predecessore Maristella Botticini creò un programma, in collaborazione con un altro centro di ricerca dell'Università, il BIDSA, che si chiama "IGIER-BIDSA Visiting Students initiative". Si propone di selezionare un numero di studenti meritevoli che vengono poi affiancati da un docente-mentor e coinvolti in attività di ricerca. Le domande per entrare sono moltissime, e chiediamo ai candidati di scrivere un vero e proprio saggio nel quale espongono i propri interessi. Si tratta di un'iniziativa che arricchisce sia gli studenti sia i docenti coinvolti".

La ricerca dell'IGIER può essere suddivisa in quattro filoni principali: microeconomia applicata, teoria economica, finanza, macroeconomia. L'attività di ricerca viene divulgata attraverso vari canali: quello della pubblicazione su riviste di qualità, per esempio. Ma anche l'organizzazione di eventi con diverse modalità: "Organizziamo seminari interdisciplinari su temi, per esempio, di politica economica, finanza, economia del lavoro. Questi eventi creano un terreno comune per discutere tra di noi. Vi sono poi gli IGIER Policy Seminars, una sorta di miniconferenze nelle quali si parla di importanti temi socioeconomic e delle opzioni di policy per affrontarli al meglio, dalle dinamiche demografiche, alla crescente disuguaglianza nella distribuzione del reddito, alla riforma della scuola, fino all'architettura dell'integrazione Europea. Questi eventi", prosegue Gennaioli, "hanno sempre un taglio scientifico ma un focus applicaton, spesso con coinvolgimento di policy makers. Vi è poi un ulteriore strumento di divulgazione e confronto, cioè l'organizzazione di vere e proprie conferenze allargate su un paio di giorni, ma la difficoltà a creare una proficua interazione online ha purtroppo ridotto questo tipo di attività nell'ultimo anno e mezzo".

L'IGIER, che è nato nel 1990, conta attualmente su circa 70 affiliati.