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Persone Valentina Stinga

Ho messo le mani nella terra e non le ho più tolte

, di Diana Cavalcoli
Dopo una laurea in Economia Aziendale e Management alla Bocconi, Stinga decide di tornare a Sorrento e aprire l’azienda agricola Rareche

“Ho messo le mani nella terra e non le ho più tolte.” Così Valentina Stinga racconta il cambio di vita che l’ha portata a essere un’imprenditrice agricola nella sua Sorrento e a essere poi scelta, ad agosto 2023, come nuova presidente di Coldiretti Napoli e provincia. “Quando mi hanno eletta non solo ero la prima presidente donna ma ero anche incinta. Un segnale importante anche perché Coldiretti rappresenta tanti produttori e tra loro ci sono famiglie di contadini da generazioni con una mentalità molto tradizionale” aggiunge. 

La nomina è l’ultimo step di un percorso nato per passione. Dopo una laurea in Economia Aziendale e Management alla Bocconi, Stinga decide di tornare a Sorrento e aprire l’azienda agricola Rareche. “Per un periodo ho lavorato nell’azienda di trasporti ferroviari di famiglia ma dopo un anno sono andata via e sono entrata in Booking, dove facevo l’account manager.” Il ruolo commerciale le stava però stretto. “Viaggiavo molto ed era bello, però avevo la sensazione di fare quasi la venditrice di aspirapolveri, non faceva per me.” 

E dice: “Nel 2017 ho iniziato per hobby un’attività di produzione agricola nel piccolo terreno di famiglia a Sorrento, mio padre lo aveva acquistato mentre studiavo a Milano. Mai avrei pensato che quella terra sarebbe diventata il mio lavoro”. Stinga inizia vendendo cassette di verdura mista, zucchine e pomodori, ad amici e parenti. Anche grazie a un master del Sole 24 Ore in Social Media Management è capace di raccontarsi in modo efficace in un blog e sui social. Post dopo post, il giro di clienti si allarga e con il supporto di Coldiretti prende forma l’idea di vendere online dei “trasformati”, ovvero le conserve, più semplici da gestire in termini di logistica e spedizioni. “Mi sono resa conto delle potenzialità dell’e-commerce e mi sono messa a studiare. Sono sommelier dell’olio, altro trasportabile che produco, e ho poi studiato per conoscere tutta la filiera agricola” aggiunge. L’e-commerce parte nel 2020, due settimane prima del primo lockdown, e vive un boom inatteso. 

“Tante persone – racconta – mi dicevano che ero pazza a tornare a Sorrento, invece ho avuto un percorso che mi ha portato anche a costruire network internazionali. Complice il mio buon inglese, nel 2019 con Coldiretti ero a Tel Aviv alla fiera Agritech, nel 2021 ho raccontato la mia storia al Food Summit della FAO e dell’ONU a Roma, la vicesegretaria generale ha scelto di ascoltare la mia storia insieme a quella della rappresentante delle imprese sudafricane.” Stinga partecipa poi al G20 sull’agricoltura a Firenze, a dimostrazione che lo spazio per le donne in agricoltura c’è. “In tante regioni, penso al Veneto e alla Campania, siamo presenti quasi al 50%, soprattutto nelle attività connesse, quindi agriturismo e accoglienza. Con attenzione anche al sociale: alcune aziende agricole oggi fungono anche da asili per le lavoratrici della zona.” Che la strada sia percorribile lo dimostra anche l’elezione a presidente di Coldiretti Napoli. Alle più giovani dice: “In agricoltura non ci sono guadagni facili, è un percorso duro e serve tanta pazienza. Per carattere sono impulsiva, ma la terra mi ha insegnato a rispettare i tempi della natura. Ecco, con la carriera è lo stesso, un passo alla volta”.