Francesco Billari, il demografo e' tornato
"È un mandato esaltante", afferma Francesco Billari. Si riferisce all'incarico di prorettore alle Risorse umane che ricopre dal 1° febbraio. "È un onore svolgere il compito di attirare le menti migliori in un'istituzione che sento mia". Eppure, da ragazzo, Billari non pensava alla carriera accademica. Immaginava, piuttosto, di lavorare in un'organizzazione internazionale, "per migliorare il mondo, un sogno adolescenziale".
Iscritto a Economia politica alla Bocconi, durante il percorso di studi scopre la demografia. "Mi sembrava un modo per coniugare le mie grandi passioni, la politica internazionale, i metodi quantitativi e la geografia. Nascite, morti, migrazioni: la demografia offriva la possibilità di studiare il mondo in modo rigoroso, per poi pensare come migliorarlo". Dopo il dottorato a Padova, Billari si trasferisce in Germania, dove è junior research group leader al Max Planck Institute for Demographic Research. È un'esperienza rara e altamente formativa: l'istituto prende ricercatori junior e li mette a capo di gruppi di ricerca dotandoli di fondi e della possibilità di assumere, "una pratica per certi versi rischiosa, un modello che andrebbe esportato a livello internazionale".
Nel 2002 torna in Bocconi. Vi resta dieci anni ed è il primo direttore del Carlo F. Dondena Centre for Research on Social Dynamics, dirige il corso di laurea del biennio Des, è prorettore allo Sviluppo durante il rettorato Tabellini. Nel 2017, di ritorno dalla University of Oxford, approda nuovamente in Bocconi. Trova estremamente gratificante vedere le carriere degli ex allievi sbocciare, vuole compiere il suo "dovere di intellettuale pubblico lavorando sui fatti, sfatando luoghi comuni errati e verità alternative". E magari scrivere un libro come Storia minima della popolazione del mondo di Massimo Livi Bacci, "l'affascinante traiettoria del mondo vista dagli occhi di un demografo".