Flessibilita' e distacco: Perche' i manager a contratto possono prosperare
Se pensate che per essere efficace un manager debba fare leva sulle relazioni con i capi, i rapporti diretti e i colleghi, potreste sbagliarvi. Un intrigante filone di ricerca portato avanti da Tracy Anderson, assistant professor al Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi, rivela che in alcuni casi l'obiettività e l'indipendenza derivanti dal distacco sociale possono fare miracoli.
In un articolo appena pubblicato sulla MIT Sloan Management Review Research Highlight con Peter Cappelli (University of Pennsylvania Wharton School) e in uno studio disponibile su SSRN, Anderson ha intervistato 673 contractor manager (cioè lavoratori a contratto a cui sono stati temporaneamente assegnati ruoli di management all'interno di un'azienda) e osserva che, nonostante le sfide che devono affrontare, la maggior parte di loro ha successo - facendo uso del loro status di outsider.
Infografica di Weiwei Chen
I manager a contratto sono chiamati a fornire un tipo di competenza che l'organizzazione non ha o a colmare una mancanza di capacità a breve termine. Da parte loro, accettano, e spesso preferiscono questo tipo di accordo perché dà loro più controllo sul lavoro che fanno, più flessibilità nelle ore lavorate, e la possibilità di prendersi del tempo libero quando vogliono.
"Ci aspettavamo che la loro mancanza di capitale sociale, la comprensione limitata delle norme culturali interne, la mancanza di conoscenza del contesto, il ruolo minimo nell'influenzare premi e carriere, e l'accesso limitato alle informazioni sarebbero stati dannosi", dice Anderson, "ma abbiamo scoperto che alcune delle apparenti limitazioni delal condizione di outsider possono essere efficacemente utilizzate per creare opportunità". Di fatto, i manager a contratto riescono a sfruttare meglio la loro maggiore esperienza e la loro competenza proprio perché la loro distanza dalla dimensione politica di un luogo di lavoro li aiuta a costruire fiducia, rendendo gli altri più ricettivi alle loro istruzioni, al loro supporto e ai loro consigli, e più disposti a condividere le proprie idee.
"Alcuni di loro dicono che, non appena diventano troppo vicini al nuovo ambiente, perdono parte della loro influenza. Lavorare ripetutamente con la stessa azienda non sembra essere un vantaggio", dice Anderson. "A volte ci sono benefici nell'essere un passo indietro e a perseguire il raggiungimento di uno scopo puntuale".
Gli autori affermano che i manager a contratto sono particolarmente utili alle aziende in rapida crescita, dove le esigenze manageriali si evolvono rapidamente, rendendo indesiderabili assunzioni a lungo termine, alle aziende che pensano a come adattarsi a un futuro incerto, e alle startup, dove le norme e i processi devono ancora essere stabiliti e tutti sono nuovi gli uni agli altri.
I manager temporanei funzionano meglio quando i compiti e i risultati desiderati sono ben definiti e possono essere chiaramente articolati in anticipo.
Al contrario, possono avere meno successo nelle organizzazioni dove sono necessarie trasformazioni culturali, perché hanno meno strumenti per incidere sui comportamenti rispetto a un buon manager dipendente.
"Nei mercati del lavoro dove le richieste a breve termine o mutevoli sono la norma", conclude Anderson, "il temporary management e la flessibilità che ne deriva possono avere un grande futuro".
Tracy Anderson and Peter Cappelli, "The Outsider Edge," MIT Sloan Management Review Research Highlight, 19 July 2021.
Tracy Anderson, Peter Cappelli, "Management Without Managers: Expanding Our Understanding of Managing Through the Study of Contractors," Available at SSRN, DOI: https://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3875634.
Tracy Anderson, Matthew Bidwell, "Outside Insiders: Understanding the Role of Contracting in the Careers of managerial Workers," Organization Science, 30 (5) 1000-1029, DOI: https://doi.org/10.1287/orsc.2018.1275.