Ergo in Parlamento: fare le leggi e' un gioco da ragazzi
Studenti di Giurisprudenza provenienti dagli atenei di tutta Italia hanno giocato a scrivere le leggi in occasione del primo esperimento di Democracy, una manifestazione organizzata da Future leader society e che coinvolge circa mille studenti in Italia. Immedesimandosi nel ruolo di parlamentari, i partecipanti hanno elaborato e votato una proposta di legge da loro stessi sviluppata.
Anche undici studenti dell'Università Bocconi (Chiara Levorato, Simona Siciliani, Roberta Rusciano, Andrea Pelliconi, Giorgia Bernardinis, Maria Sole Forlani, Riccardo Leccia, Luca Cipolli, Oriana Orso, Giovanni Rizzi, Matteo Pitzalis) hanno partecipato e hanno vinto la competizione grazie alla loro proposta di legge a sostegno degli interventi da parte dei privati nella tutela dei BeniCulturali. Otto di loro fanno parte dell'associazione studentesca Ergo e hanno beneficiato di una borsa di studio a carico di Democracy.
Simona Siciliani, vicepresidente di Ergo, studentessa al secondo anno di Giurisprudenza, racconta l'avventura come un'esperienza "incredibile, totalizzante, nuova e che ha permesso ai partecipanti di mettere in pratica la teoria appresa durante le ore di lezione. Inizialmente l'atmosfera era molto tesa, nessuno sapeva bene come muoversi, c'erano delle tracce di svolgimento molto rigide, ma che allo stesso tempo venivano continuamente variate per farci stare sotto pressione e agire in fretta. Poi abbiamo preso confidenza con l'organizzazione e con il metodo di lavoro e le cose hanno iniziato a filare lisce. In particolare noi della Bocconi ci siamo distinti per l'approccio di tipo economico che abbiamo applicato alla giurisprudenza".
Un'avventura di tre giorni intensi vissuti prima nell'Università Europea di Roma e poi presso la Camera dei deputati: nella prima giornata le squadre hanno presentato la loro proposta di legge in riferimento all'incidenza dei privati nei Beni culturali. La squadra di venti ragazzi in cui erano presenti gli studenti Bocconi ha presentato una proposta a favore dell'intervento di privati a tutela dei Beni culturali presentando un documento composto di sei articoli e perfettamente aderente alle modalità di presentazione di una vera e propria proposta di legge. Erano in gara undici proposte.
Nel corso della seconda giornata i gruppi hanno cercato alleanze: le proposte quindi sono state condivise e rielaborate cercando dei compromessi con gli altri team. Con la terza giornata si sono conclusi i lavori. Le nuove proposte, ridotte a tre, sono state valutate dalla giuria composta dagli organizzatori di Democracy e poi votate da tutti i partecipanti.
Il gruppo dei Bocconiani guidato da Chiara Levorato (II anno Giurisprudenza), ossia Pvc (Per la valorizzazione della cultura), insieme ai gruppi dell'Università Federico II di Napoli, Risorgi Italia di alcuni studenti di Palermo, Logos, e dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, ha ottenuto la maggioranza dei voti, vincendo una settimana a Catania per un corso di formazione con Democracy. Tra i vincitori poi saranno scelti due ragazzi, ai quali sarà proposto uno stage nell'organizzazione della prossima edizione di Democracy.
![]() |
Il team con gli studenti Bocconi, vincitore della simulazione di Democracy |