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Persone Silvia Candiani

Dove c'è fame di talento il merito emerge. E il soffitto di cristallo sparisce

, di Diana Cavalcoli
Ne è convinta la vice president del settore Telco e Media di Microsof che, racconta, in un mondo maschile "mi sono inventata il mio modo di essere il capo. Con gentilezza e determinazione ma coinvolgendo tutti"

“Per tutta la prima fase della carriera mi è stato detto ‘Non sei abbastanza assertiva’. Il modello di leadership nelle grandi aziende era maschile così mi sono inventata il mio modo di essere il capo. Con gentilezza e determinazione ma coinvolgendo tutti.” Silvia Candiani oggi è vice president del settore Telco  e Media di Microsoft dopo averne diretto per sei anni la sede italiana. La sua carriera è quella di chi ha sempre puntato alla concretezza. Si spiega così la scelta dopo il liceo: Economia e Commercio in Bocconi con un’attenzione alla finanza e alla matematica. Un percorso che la porta a fare uno scambio durante l’università con l’MBA di Wharton negli Stati Uniti. “A ventun anni mi sono trovata in una classe di persone straordinarie con professionisti che già lavoravano nella consulenza e in grandi banche d’affari.”

La laurea arriva nel 1993 e l’ambizione per Candiani è trovare un’azienda che abbia un impatto positivo sul mondo, che guidi il cambiamento. Inizia così a lavorare in McKinsey. In quattro anni “si fa le ossa” e conosce centinaia di realtà. “Il mondo della consulenza è una scuola di problem solving. Ho imparato ad affrontare la complessità in settori diversi: assicurazioni, telco, media”. A questo punto intraprende un MBA a Insead, che rappresenta l’opportunità di studiare sulla base di casi aziendali reali. L’obiettivo resta però partecipare alla costruzione di qualcosa, veder crescere un progetto. Così dopo un’esperienza in banca, alla San Paolo Imi, Candiani entra in una startup dell’epoca: Omnitel. “Un’esperienza incredibile. 
Il mercato era in costruzione, abbiamo dovuto inventare tutto e sfidare la monopolista di allora che era Tim. Aver assistito a questa evoluzione mi ha fatto capire quanto per me fosse importante partecipare al cambiamento e vederne 
i risultati.”

In Omnitel Candiani diventa direttrice marketing ma poi decide di cambiare tutto di nuovo. “Il mercato delle Tlc era maturo e cercavo stimoli nuovi. Cercavo una vita di frontiera e l’ho poi trovata in Microsoft dove l’innovazione, la libertà e l’empowerment delle persone erano parte della strategia di crescita”. Nella big tech entra nel 2010 come responsabile consumer per poi diventare direttrice generale. Cruciale l’esperienza come responsabile consumer dell’area Est-Europa. “Avevo in gestione team internazionali con culture diverse e ho cercato di far sentire le persone parte di un progetto. Ha funzionato anche grazie alla presenza di donne molto motivate, ragazze che vedevano in questa azienda la possibilità di costruirsi un futuro. Siamo stati l’area a crescere di più in Microsoft, a dimostrazione di come la diversity in azienda porti innovazione.” In barba anche ai luoghi comuni: “Un pregiudizio che abbiamo sfatato è che le donne siano poco adatte ai ruoli commerciali, posizioni in cui si dimostrano invece abili grazie alle capacità relazionali”. In Italia con la nomina a CEO arriva l’occasione di partecipare alla digitalizzazione del paese portando investimenti lungo tutto lo Stivale e scommettendo sul cloud. Candiani è attenta anche al reskilling e alla formazione delle nuove generazioni. “Incoraggio le ragazze a studiare le materie STEM perché è un settore che offre opportunità. Puoi impattare sul mondo attraverso la tecnologia e fare carriera al contempo. Lo ricordo spesso: in un ambiente in cui c’è fame di talento il merito emerge. Non c’è soffitto di cristallo che tenga.”