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Danilo Gallinari, un marchio tra sport e moda

, di Fabio Todesco
Il cestista-testimonial di Armani nell’aula del Mafed insieme all’agenzia che ne tutela l’immagine. Il suo nome è diventato un marchio registrato

Facis veste l'Inter, Dolce&Gabbana il Milan, ma Kakà, pur vestendo di rossonero in campo, è anche testimonial di Armani. Bobo Vieri e Paolo Maldini promuovono il cuore stilizzato di Sweet Years, essendo non solo testimonial, ma anche soci dell'azienda. Bikkembergs ha acquistato e rinominato la piccola squadra marchigiana del Fossombrone, disegnandone poi le maglie e Diego Della Valle, patron di Tod's, è il proprietario della Fiorentina.

Gli intrecci tra moda e sport sono stati al centro di una lezione-testimonianza che Danilo Gallinari, ala dell'Olimpia, la squadra di basket di Milano sponsorizzata da Armani Jeans, e Luigi Gioni dell'agenzia Reset hanno tenuto al Mafed, il Master in fashion, experience and design management della Sda Bocconi.

Gallinari, figlio d'arte 19enne del pluridecorato Vittorio e grande speranza del basket italiano, è dato in partenza per l'America. L'Nba, la lega che governa la pallacanestro Usa, progetta di sbarcare presto in Europa e sta, comunque, cercando di darsi un'immagine meno aggressiva e di trovare un migliore bilanciamento tra giocatori di colore (ormai la grande maggioranza) e bianchi. Giovani promettenti e affidabili come Gallinari vedono, perciò, crescere le loro possibilità. Che sono a un livello tale da convincere Reebok, la marca di calzature sportive che fornisce l'Nba, a farne uno dei tre testimonial mondiali per il basket, insieme ad Allen Iverson e Yao Ming.

Il volto di Danilo Gallinari comincia a essere popolare anche oltre il mondo del basket, in virtù del contratto con Armani, che ne ha fatto uno dei suoi testimonial, stampando megaposter che campeggiano sui muri delle città. "Né il contratto con Armani, né quello con Reebok", ha assicurato Gallinari, "mi impegnano a comportamenti particolari, ma sono certo che, soprattutto nel caso di Armani, che mi conosce di persona, la scelta non sia ricaduta su di me solo per il mio talento sportivo". Dello stesso avviso Carlo Alberto Carnevale, il docente di strategia che ha invitato Gallinari e Gioni e che ha ricordato la molteplicità di parametri, non solo sportivi, che determinano la scelta di un calciatore, per esempio, al Milan. Non è un caso, forse, che Gallinari affianchi proprio Kakà tra i testimonial Armani.

Un senso di déjà-vu

Un'agenzia come Reset, che si occupa dei diritti di immagine e non della carriera sportiva di Gallinari, sente come propria missione quella di portare al contatto con gli sponsor la platea di appassionati e appassionate che apprezzano il suo assistito. "Fino a una decina di anni fa non esistevano gli strumenti per farlo e l'immagine era completamente mediata da giornali e televisione", spiega il manager, "ma oggi è diverso, esistono efficaci canali di comunicazione diretta che si deve saper utilizzare. Danilo ha aperto un suo sito Internet con già 2000 fan registrati e abbiamo fatto di lui un brandprotetto da copyright in vista di possibili sviluppi, per difenderci da usi impropri e anche per capitalizzare l'investimento che l'atleta fa su sé stesso".