Dall'economia alla lirica
“Il teatro, l’Opera, il canto lirico ce lo insegnano ogni giorno: non esiste una voce migliore tra maschile e femminile. Le voci diverse possono invece intrecciarsi tra loro, creando armonia senza prevaricazione né appiattimento. La diversità è bellezza.” Elisa Balbo è una cantante lirica, soprano ed economista. Nel suo curriculum si legge double degree: una laurea in International Management e un diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi. Oggi canta nei principali teatri nazionali e internazionali ma alla professione musicale è arrivata tardi, come racconta lei stessa: “Fin da piccola la musica è stata la mia valvola di sfogo, non pensavo però di farne un mestiere. Per questo, anche su consiglio di mio padre e dopo il liceo tra l’Italia e il Canada, mi sono iscritta alla Bocconi consapevole che l’economia poteva aprire molte strade”.
Balbo lascia così la sua Liguria per Milano. Nel tempo libero però cerca di mantenersi impegnata e rispolvera la passione di sempre. Il momento sliding doors è l’audizione al Conservatorio di Milano dove viene accettata e inizia a capire, lezione dopo lezione, esame dopo esame, che il canto è la strada da seguire. Anche se in salita. Spiega: “Serve tanta resilienza per fare questo mestiere. Poter vivere di bellezza in un mondo difficile come il nostro è però meraviglioso. Non semplice, certo, ma le soddisfazioni sono tante”. Come nel suo caso: Balbo si è esibita sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti, nel 2017 vanta un tour mondiale a fianco di Andrea Bocelli e nel 2022 ha pubblicato Lunaria. Songs to the moon, un progetto discografico e poetico.
Per trasformare una passione in mestiere però occorrono la giusta dose di lucidità e una determinazione fuori dal comune. Avere i piedi per terra è vitale. Racconta: “Bisogna investire su se stessi, dare il cento per cento ma anche circondarsi di persone che possono aiutarti a crescere. Bisogna anche avere la lungimiranza di stringere legami e fare parte di una community artistica fertile, sia a livello professionale che personale”. A chi sogna un futuro nella musica Balbo ricorda che si tratta di una vita di studio. “Una carriera di questo tipo si costruisce per il venti per cento grazie al talento ma per l’ottanta con l’impegno, la costanza, la dedizione, lo studio, anche della storia della musica, del teatro, degli stili, e persino con la cura della proprio fisico, quasi in senso atletico” aggiunge.
Da donna, Balbo spiega di aver sempre trovato spazio nella lirica nonostante la competizione sia serrata anche a livello internazionale. “Si dice primadonna in tutte le lingue, del resto. Diciamo che tra cantanti c’è competizione ma anche parità per quanto riguarda il genere. Le direzioni artistiche sono ancora in prevalenza maschili ma sta cambiando anche questo. Un passo alla volta nella consapevolezza che le rivoluzioni danno i risultati sperati soltanto se si costruisce per gradi, salvando il buono, senza distruggere tutto.”
Al canto e al palco Balbo non sta rinunciando nemmeno ora che è diventata mamma di Arianna. “A neanche un anno, ha già preso una decina di aerei. La porto con me ovunque posso, non è una gestione semplice ma si può fare. Ecco, alle donne dico che, a prescindere dal mestiere, non è obbligatorio scegliere se essere madri o donne in carriera. Possiamo viverla tutta, la vita, seguendo i nostri desideri
e obiettivi.”