Contatti
Persone Isabella Mastrodicasa

Dalla provincia di Viterbo a Hollywood

, di Diana Cavalcoli
Il film preferito di Isabella Mastrodicasa è "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore. Una storia di passione per il cinema e lontananza dalla terra di origine molto vicina alla sua

“Vengo – racconta – da Soriano nel Cimino, un paesino in provincia di Viterbo, appena ottomila persone, dove mio nonno proiettava film al cinema da ragazzo negli anni Cinquanta. Ho sempre saputo di voler andar via da lì. Mi stava stretta quella realtà così piccola e priva di opportunità ed è nato così il desiderio di fuggire lontano.” Quel lontano per Mastrodicasa è diventato Los Angeles dove scappa a ventisei anni con il sogno di lavorare nell’industria cinematografica di Hollywood e dove oggi ha fondato la sua azienda, Never Settle Media. Una nuova realtà che supporta content creators e filmmakers nel raccontarsi sulle piattaforme digitali con un forte focus su diversity & inclusion, oltreché una client list tutta al femminile.

Il primo step della fuga di Mastrodicasa però passa dagli studi in Legge a Milano. Dice: “Ero una teenager un po’ malinconica e il passaggio in università non è stato semplice. I miei avrebbero voluto che seguissi le orme di mia sorella, laureata in Giurisprudenza a Roma, invece ho fatto il test in Bocconi. Un po’ per rabbia e un po’ per dimostrare loro che potevo decidere da me”. La vita all’università è piena di stimoli ma l’idea maturata fin da piccola, “da quando vedevo i film con mio padre”, di voler lavorare nell’entertainment continua a ronzare nella testa. “Ricordo di aver pensato che forse avrei dovuto scegliere il CLEACC, il corso dedicato proprio al mondo dell’arte e dello spettacolo. Mi sentivo fuori posto nel mondo legale, intrappolata in una vita che non era la mia. Ripensandoci, però, quel disagio mi ha spinto a pensare outside the box e a trovare la mia strada con una passione e determinazione che non credevo di avere.”

Dopo alcuni stage in Italia, e alcune porte chiuse come nel caso di Apulia Film Commission, Mastrodicasa decide di iscriversi alla UCLA a Los Angeles al corso di Business and Management of Entertainment. Qui vive il sogno americano: fa stage in società come Sony e Paramount e diventa assistente in Verve, una delle più importanti agenzie per sceneggiatori e registi di Hollywood. “Mi assunsero – dice – perché essendo laureata in legge credevano fossi sveglia e che me la sarei cavata, ma chiesero di migliorare il mio accento quindi presi lezioni di recitazione. Ero l’unica impiegata non americana, leggevo sceneggiature di continuo per formare un mio gusto personale nella scrittura. Poi c’era la parte di relazione con i Talent, tra cui importanti premi Oscar e showrunners che lavoravano con gli Studios più importanti al mondo.” 

La vita d’agenzia, pur essendo molto dura, le regala la possibilità di costruirsi fondamenta solide e un network estensivo che porta Mastrodicasa a trovare altre strade più vicine ai suoi obiettivi. E arriva la svolta della vita. “Mandai un’email a Frank Marshall, marito di Kathleen Kennedy e producing partner di Steven Spielberg, raccontando la mia storia. Mi rispose dieci mesi dopo di ritorno dal set nel Regno Unito di Il GGG chiedendo il mio curriculum; rilanciai con un invito a pranzo. Cinque giorni dopo lavoravo per la sua società a Santa Monica.” Durante questa esperienza, ha la possibilità di lavorare proprio con Marshall e Spielberg a un documentario pluripremiato, Finding Oscar, sulla guerra civile in Guatemala.

Nel 2016 trova il binomio perfetto tra il mondo produttivo e quello della rappresentazione in Heroes and Villains Entertainment dove rimane per più di cinque anni, segue A-List Talent e diventa manager lanciando con successo la loro digital division. Da lì la decisione di mettersi in proprio. “Oggi cerco voci diverse, fuori dal coro, che contribuiscano al cambiamento sociale. Tra i nostri artisti abbiamo tante donne: ragazze Gen Z, mamme imprenditrici, o persone che hanno lasciato un lavoro monotono per costruire i loro sogni grazie allo storytelling e al digitale.” Alle nuove generazioni dice: “Credete in voi stessi, le intuizioni sono memorie del futuro”.