Dal private equity alla Bocconi, 26 mila euro nel nome di un collega e amico
Ventiseimila euro da donare alla Bocconi, mille dei quali destinati all'acquisto di nuovi libri sul tema del private equity per la biblioteca. La cifra arriva dal club di Private equity leisure club Old Foxes, ed è stata raccolta in memoria di uno dei suoi membri, Claudio Sposito. A promuovere l'iniziativa di raccolta i fondatori del club: Fabio Sattin, presidente di Private Equity Partners SGR e docente in Bocconi, gli alumni Luciano Balbo e Sergio Sambonet e Paolo Colonna. Obiettivo: donare la cifra raccolta all'intitolazione a Claudio Sposito di una delle sale di quello che sarà l'edificio SDA Bocconi all'interno del nuovo campus Bocconi. In attesa del completamento dell'edificio, a portare il nome di Sposito sarà una delle sale della biblioteca.
Fabio e colleghi sono riusciti a coinvolgere 58 membri delle Old Foxes ed hanno scelto di devolvere la somma all'ateneo di via Sarfatti per un motivo su tutti: "Claudio era un membro attivissimo e molto presente del nostro club. Il private equity era la sua attività prima e il suo primo interesse professionale", spiega Fabio Sattin. "Ci è dunque venuto naturale devolvere la raccolta all'istituzione che, secondo noi, rappresenta l'eccellenza per lo studio di queste materie". Per quanto poi Sposito non fosse un bocconiano, un legame forte lo unisce all'Università: "Sua moglie, Manuela Del Castillo, è un'alumna Bocconi e il figlio Tommaso ha appena cominciato il suo percorso di studio proprio in via Sarfatti", aggiunge Sattin.