Dal 2015 al 1906 la Milano di Luca Carra'
"L'antico è più presente del presente" scriveva Schad. Qualcosa di simile si potrebbe ripetere osservando queste fotografie di Luca Carrà, che riprende la Milano di oggi, la capitale dell'Expo 2015, come se fossimo all'Esposizione Universale del 1906, quella che festeggiava il traforo del Sempione.
"Con una tecnica particolare" afferma la storica dell'arte Elena Pontiggia, "Luca attenua, nasconde, accarezza, avvolgendo l'immagine in una morbida luce argentata. E immerge la metropoli contemporanea, con tutta la banalità e la prevedibilità dei suoi segni, in un presente senza tempo".
Costruzioni orgogliose di archistar, cartelli e segnali sparsi alla rinfusa, menzognere scritte di propaganda, nevrotiche congestioni di macchine: tutto acquista una straniata nobiltà, una dolcezza metafisica, come in un realismo soavemente magico. Il contrario della Pop Art.
Tante volte si dice che Milano è grigia, offendendo sia la città che il grigio. L'artista invece rende giustizia a quel colore così mentale riscoprendone le sfumature, le armonie, l'intensità.Argento e ardesia, cenere e peltro, ombra e nebbia: il bianco e nero diventa una tavolozza illimitata, anche se la fotografia resta felicemente se stessa, senza invadere il campo della pittura, senza inseguire le estetizzazioni del pittoricismo.
La Mostra, sarà inaugurata lunedì 7 settembre alle ore 18 presso lo spazio Sala Ristorante, università Bocconi di via Sarfatti 25, rimarrà allestita sino al 6 novembre con orari dal lunedì al sabato 9-12. Ingresso libero