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Cosa vuol dire essere leader
“Sono una persona prudente, ma ho avuto la fortuna di affiancare mio padre, uomo coraggioso e illuminato. Lui mi ha spronato ad avere coraggio”. Cristina Zucchetti, presidente di Z Holding e responsabile delle risorse umane del Gruppo Zucchetti, nel ricordare quell’insegnamento paterno lancia un messaggio alle nuove generazioni e alle ragazze in particolare, quelle ragazze che oggi, approcciandosi al mondo del lavoro, sognano una carriera da manager. E questo coraggio è anche “la capacità di non porsi da sole dei limiti, oltre a quelli che già pone la società con i suoi bias”.
“Dobbiamo proporre modelli positivi di leader che ce l’hanno fatta, che si sono realizzate”, suggerisce Zucchetti. In questo, gioca un ruolo fondamentale la formazione nelle materie STEM e le aziende possono essere un valido alleato delle istituzioni e delle associazioni, secondo l’alumna: “Dobbiamo collaborare per promuovere una formazione che scardini, già dalle scuole superiori, i bias che vorrebbero dipingere le ragazze come meno capaci nelle discipline scientifiche”. “Io stessa”, continua l’alumna, “cerco di essere portavoce di questa battaglia. Nel nostro, che è un settore ad alta tecnologia, c’è già un’offerta limitata di laureati STEM (in Italia mancano circa 40 mila laureati in queste materie). Le donne che approcciano i percorsi tecnologici, poi, scarseggiano”.
Dopo la laurea in Bocconi in economia aziendale e la pratica come commercialista e la relativa iscrizione all’albo, Cristina vuole dare continuità alla realtà fondata da suo padre e ormai divenuta un player tra i più grandi del settore: “I valori ai quali mi sono sempre ispirata e che fanno parte della forte cultura aziendale redatta da mio padre sono quelli della dedizione al lavoro e dello sviluppo di una leadership adeguata”. E se la leadership è un qualcosa che “ognuno intende in modo diverso e che può richiedere caratteristiche diverse a seconda del tipo di azienda e della sua dimensione”, tuttavia Zucchetti sottolinea quali, secondo lei, siano le caratteristiche che non devono mancare: “Un leader deve essere innovativo e pensare fuori dagli schemi. Deve essere attento ai dettagli, per non perdersi i cambiamenti che avvengono nel mercato e deve essere capace di valorizzare le persone, affinché tutto il team benefici delle caratteristiche positive di ogni membro”. Ma il leader deve essere anche empatico e puntare sull’ascolto e su quella intelligenza emotiva che fa sì che, alla fine, le sue decisioni risultino la sintesi delle idee di tutti. Collegato a questi aspetti è anche quello dell’inclusione, che per la manager di Zucchetti – azienda che ha ricevuto nel 2023 “la certificazione della parità di genere per il suo adeguamento alle prassi Uni/Pdr 125:2022, l'unico standard in Italia sulla gender equality” – rappresenta non solo un valore ma anche “un vero vantaggio competitivo per le imprese”.
Passando invece alle caratteristiche delle nuove leve, dall’alto della sua esperienza di HR manager, Cristina Zucchetti sottolinea l’importanza di acquisire alcune soft skills: “La capacità di adattamento al cambiamento in primis, ma anche la capacità di ascolto e l’umiltà. Le nuove generazioni hanno fretta di imparare e di crescere professionalmente, ma la prima cosa che apprendono in Zucchetti è che i risultati dipendono dal lavoro di squadra e che le idee migliori nascono dal confronto tra team ‘misti’, nei quali le diversità, come quella di genere, di età, di esperienze lavorative o altre rappresentano un valore aggiunto”.
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