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Con il cuore nel marketing strategico
Sandra Picciarelli ha partecipato al lancio di importanti campagne mondiali per marchi internazionali, ha ricoperto ruoli globali all’interno di grandi aziende ma, se non fosse uscita dalla sua comfort zone italiana e avesse puntato a soddisfare la sua curiosità professionale, “forse non avrei capito presto e con consapevolezza quello che mi piace davvero fare: occuparmi di marketing strategico, d’innovazione e di strategie di comunicazione di marca a livello globale”, spiega l’alumna dell’Università Bocconi con una laurea in Economia aziendale. Nel suo curriculum ci sono gli incarichi in Unilever, seguendo per esempio il marchio Dove, quelli successivi in Danone e dopo ancora in Sephora. Ha vissuto in Spagna, a Parigi; già dai tempi universitari ha collezionato esperienze in Canada o in realtà italiane ma di respiro internazionale come Ibm. “Se non l’avessi fatto, di sicuro non avrei colto le mie potenzialità. Consiglio spesso di lavorare anche all’estero perché è così che io ho potuto accelerare la mia carriera con responsabilità globali, gestendo team di lavoro anche numerosi”, aggiunge Picciarelli che sa bene che non tutte le esperienze professionali pagano immediatamente ma “bisogna ugualmente cogliere le sfide, coltivare nuove opportunità e lo si può fare iniziando a fare networking fin dagli anni universitari. Il networking è fondamentale per confrontarsi e scambiare idee. Io penso che, soprattutto in Bocconi, l’università sia un ecosistema composto da compagni, docenti e tutor tra gli altri, che offrono stimoli che si vanno ad aggiungere a quelli accademici e lavorativi e ci aiutano a evolvere”.
Nel suo caso, Picciarelli ha frequentato i banchi di studio e già si sentiva orientata verso un contesto aziendale internazionale. Quando poi ha partecipato al lancio della prima campagna mondiale sulla marca Dove di Unilever, incentrata sulla bellezza autentica, in quel momento ha avuto la conferma della sua passione professionale: “volevo essere la prossima persona a presentare sul mercato una campagna internazionale con un messaggio così forte, capace di lavorare su bisogni funzionali ed emozionali del consumatore, in grado di parlare contemporaneamente al cuore e al cervello delle persone, in entrambe le sue zone, destra e sinistra” (nell’uomo l’emisfero di sinistra è specializzato per esempio nelle funzioni del linguaggio mentre l’emisfero destro prevale nella regolazione dell’emotività, secondo la definizione Treccani, ndr).
Nella carriera di Picciarelli c’è infine un sottile fil rouge o, meglio, rosa che l’accompagna. “Provengo da una famiglia di medici, che mi ha sostenuto nella scelta degli studi economici ma che era distante per formazione. Dai miei familiari ho comunque portato con me l’attenzione per il rigore. È stata in particolare mia mamma a supportare la mia scelta universitaria in campo economico, in un rapporto che potrei definire di empowerment femminile”, sottolinea la manager che si ritrova adesso, dopo una serie d’incontri, a essere lei stessa mentor e business angel: “ho iniziato affiancando alcune start-up in incubazione, seguendo peraltro founder che erano tutte donne. Credo tantissimo nella trasmissione e nell’empowerment. Adesso proseguo facendo mentoring e advisory”.
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