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Come stimolare un cambiamento di paradigma nel settore della moda

, di Andrea Costa
Il consorzio Small But Perfect, finanziato dall'Unione Europea partecipato dalla Bocconi, ha supportato 27 nuove imprese secondo un modello sostenibile e circolare

Le piccole e medie imprese (PMI) costituiscono l'ossatura dell'industria della moda nella UE: nel 2022, le microimprese e le PMI rappresentavano addirittura il 99,8% del totale delle aziende europee del settore tessile e dell'abbigliamento. Le PMI sono importanti non solo in termini di numero di aziende, ma anche per il loro contributo all'innovazione responsabile. Il consorzio Small But Perfect, finanziato dall'Unione Europea, è stato costituito nel 2021 in parte allo scopo di promuovere modelli economici circolari sostenibili per le piccole e medie imprese nel campo della moda, e in parte per fare da acceleratore di nuove imprese del settore. L'Università Bocconi ha partecipato al progetto in tutte le sue fasi fin dall'inizio, con un gruppo di lavoro coordinato da Francesca Romana Rinaldi del Dipartimento di Management e Tecnologia e Lecturer alla SDA Bocconi. Al consorzio sono associati altri 9 partner tra università, associazioni di settore e altri stakeholder.

L'idea alla base della nascita del consorzio è che un cambiamento sistemico all'interno dell'industria della moda verso modelli circolari e sostenibili può avvenire unicamente attraverso la collaborazione, la formazione e l'innovazione all'interno dell'ecosistema delle PMI. Lo scorso 25 maggio Small But Perfect, ormai arrivato alle fasi conclusive, è stato ufficialmente presentato in Bocconi da Francesca Romana Rinaldi insieme a Emanuela Prandelli e Francesco Perrini e agli altri partner del consorzio. In particolare, il compito della Bocconi era quello di svolgere le indagini sul campo attraverso 3 workshop con gli stakeholder e 6 focus group, a cui sono seguite interviste e questionari per l'analisi dei bisogni delle PMI di moda sostenibile e circolare.

Gli elementi raccolti sono serviti da un lato a mappare le esigenze e gli strumenti per affrontarle in 8 categorie, e dall'altro appunto ad "accelerare" 27 imprese europee proprio attraverso questi strumenti. Anche l'attività di mentoring di queste imprese è stata curata dalla Bocconi.

L'analisi degli 8 gruppi di esigenze e di strumenti era stata illustrata nel mese di aprile al Parlamento europeo, con lo scopo di coinvolgere nel progetto anche chi dovrà elaborare le politiche e le regolamentazioni che sostengano questo modello. Sono stati infine messi a punto dei "toolkit", poi pubblicati sul web ad accesso libero, che aiutano a mettere a fuoco i punti più critici del passaggio a un modello circolare sostenibile. È poi partita anche l'attività di disseminazione, con l'aiuto di alcuni partner, che toccherà oltre 180 PMI e startup e potrà quindi rendere ancora più consistente l'impatto dei risultati del consorzio.

Come ha spiegato Francesca Romana Rinaldi, "siamo riusciti a mappare il panorama delle politiche che influenzano le PMI della moda sostenibili e circolari, garantendo un impatto duraturo in tutto il settore della moda, dall'inizio alla fine. Il progetto ha sviluppato una rete di stakeholder provenienti da tutto il settore che si scambiano conoscenze, insegnamenti e buone pratiche per realizzare un cambiamento sistemico più ampio nel settore delle PMI della moda."