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Persone Silvana Filipponi

Ci sarà sempre chi vuol farvi sentire fuori posto. Voi fate parlare i risultati

, di Diana Cavalcoli
Silvana Filipponi ha intrapreso una carriera da manager dopo una laurea in fisica. Molte volte si è trovata ad essere "quella diversa", ma non si è lasciata intimidire e ha contrapposto ai pregiudizi passione e competenza

“Sono una fisica teorica prestata al mondo dell’innovazione digitale.” Si racconta così Silvana Filipponi, Country Director di EasyPark Italia, società che gestisce l’applicazione per la sosta smart nel nostro paese. Nata a Jesi in provincia di Ancona, Filipponi vanta una carriera internazionale con esperienza in diverse aziende d’eccezione nel ramo tech, da IBM a Vodafone Omnitel, American Express e Visa. Racconta di un percorso non lineare, costruito gradualmente con la consapevolezza di essere spesso una voce fuori dal coro sia in quanto tecnica sia in quanto donna in un mondo ancora molto maschile. Dice: “Dopo essermi laureata in fisica all’Università di Bologna, ho fatto ricerca per un paio di anni per poi iniziare a lavorare nel mondo dell’innovazione digitale e scegliere il Master in Business Administration di SDA Bocconi. Dopo di che mi sono trasferita a Londra per motivi familiari e lì ho scoperto il mondo dei pagamenti digitali”. 

Per dodici anni rimane nell’ambito digital, lavorando in American Express prima e Visa dopo. Qui diventa Head of Marketing and Communications Sud Europa. La competenza acquisita rispetto alla trasformazione digitale la porta nel 2020 a far parte del team della Presidenza del Consiglio dei Ministri “con la responsabilità di definire la direzione strategica dei programmi governativi di Identità Digitale per l’Italia”. Un’esperienza sfidante per Filipponi a partire dal lavoro con la Commissione europea. “Un’opportunità incredibile” racconta. “Ero abituata a lavorare nel privato, in grandi multinazionali, qui ho avuto la possibilità di contribuire a disegnare la strategia per l’Europa digitale. Sentivo una grande responsabilità anche in qualità di rappresentante del mercato italiano.”

L’arrivo in EasyPark si lega alla voglia di fare innovazione con un occhio alla sostenibilità. Spiega: 
“Il ruolo coniugava due temi a me cari. Mi interessava poi il poter cogliere l’accelerazione della crescita digitale nell’ambito della mobilità. Mi piacciono le sfide, l’idea di portare un cambiamento nella vita delle persone, anche quelle meno propense al digitale”.

Una missione ambiziosa in cui il background scientifico è un asso in più nella manica. “Della fisica porto con me la gestione della complessità, l’attitudine ad avere una visione sistemica dei problemi e l’apprendimento continuo.” Una tenacia che impiega anche in un’altra mission che si è data: contribuire a portare più donne nei board delle società. Per questo è membro del board di Valore D, l’associazione di imprese in Italia che promuove una cultura più inclusiva. “Nella mia carriera sono stata tante volte l’unica donna nella stanza, l’unica fisica in classe, l’unica nel CDA. Ero quella diversa. Alle ragazze più giovani dico che ci sarà sempre la persona che prova a farti sentire fuori posto o che ti chiede ‘Come puoi essere mamma e professionista?’. La mia strategia è stata tirar dritto per la mia strada aspettando che i risultati legati alla mia passione e competenza parlassero per me” conclude.