In aula come a teatro: matematica, infinito e liberta'
La matematica assomiglia alla corsa alla luna secondo JF Kennedy: non la perseguiamo perché sia facile, anzi. La matematica assomiglia a Clint Eastwood, uno che va sempre fino in fondo. La matematica assomiglia a Giacomo Leopardi, perché può farvi capire che cos'è l'infinito. E un matematico può assomigliare a un attore, e spiegare che cos'è la sua disciplina – e perché dovremmo amarla – da un palco.
Lo farà Marco Lippi (fellow dell'Einaudi Institute for Economics and Finance, anche se di sé dice "sono soltanto un matematico") alla Bocconi (martedì 1 ottobre, ore 12,30, Aula N37 del Velodromo di piazza Sraffa 13) recitando il monologo Mathematics Explained to My Neighbours in uno spettacolo a ingresso libero.
La pièce è nata nel luglio 2018 al Festival des Antipodes di Bataville, in Francia, per una serie di performance in cui uomini di spettacolo, ma anche sportivi e ricercatori, spiegano il loro mestiere al pubblico.
Ad invitare Lippi a esibirsi alla Bocconi è stato Carlo Favero, che in queste settimane conclude il suo incarico di direttore del Dipartimento di Finanza. «È un testo bellissimo», dice, «e mi piaceva concludere il mio mandato con un evento dal grande significato come questa performance». Perché la matematica, capirà chi seguirà lo spettacolo fino in fondo, può assicurarvi niente meno che la libertà.