Antonella, colpita sulla via della gestione del risparmio
“Dopo la laurea tutti volevano lavorare nell’Investment Banking, io invece volevo fare la gestrice del risparmio avendo una passione per gli aspetti quantitativi della finanza e gli investimenti.” Antonella Di Chio è Deputy Head della strategia NPL di Algebris Investments e nel 2019 è stata premiata come Young Investment Woman of the Year ai Women Investment Awards Italy.
La sua fortuna? L’aver trovato lavoro in una società dove la meritocrazia era il motore per la crescita. “Dopo uno scambio a Londra – racconta – ho deciso di proseguire gli studi di finanza in magistrale. Grazie a un mio amico dell’università, che insiste per andare a una conferenza nonostante io stessi preparando l’esame di Matematica finanziaria, ascolto Davide Serra, il fondatore di Algebris Investments. Racconta della sua realtà, al tempo ancora di medie dimensioni: aveva in gestione circa due miliardi contro i quasi diciannove di oggi.” Arriva la folgorazione. Di Chio dice: “Mi colpirono il suo racconto schietto e il fatto che traspariva una cultura imprenditoriale, giovane e basata sul merito. Mi sono candidata e mi è andata bene: sono stata presa per uno stage a Londra dove in realtà sono rimasta per poco. Serra stava lanciando un nuovo fondo che investiva in NPL con una divisione dedicata a Milano”. Di Chio, che non era esperta di non performing loans, torna così in Italia e si specializza. Partecipa al boom del mercato grazie a “un approccio più da imprenditrice che da dipendente”. La divisione si struttura, arrivano le partnership con chi gestisce il recupero dei crediti deteriorati e oggi conta circa quaranta persone.
Arriva così il titolo di Deputy Head della strategia NPL. A livello di carriera Di Chio spiega che l’esser donna non è mai stato un limite nonostante l’ambiente finanziario in genere sia gerarchico e in prevalenza maschile: “In Algebris contano la competenza e la voglia di fare. Genere ed età sono sempre passati in secondo piano. Al di fuori però mi è capitato di scontrarmi con qualche pregiudizio soprattutto da giovane: dal non essere presa sul serio come responsabile degli investimenti ai commenti inappropriati sul mio aspetto durante una convention di private banker. Quando dico che noi donne facciamo una doppia fatica mi riferisco a queste situazioni”. Impara però a reagire, ad avere una corazza, e a far valere ancora di più le capacità tecniche, nella consapevolezza che la vera parità è un percorso complesso ma possibile anche in finanza. Sottolinea: “Le ragazze devono sapere che lo spazio c’è e non bisogna farsi abbattere dai pregiudizi che sono nella testa degli altri. Anche lo stereotipo secondo cui le donne non sono portate per le materie STEM penso vada rispedito al mittente. Posti l’impegno e la passione, alle mie colleghe di domani direi di cercare aziende che premiano il merito, non avere paura di sbagliare e, in caso di fallimento, rimanere resilienti, mirando ad avere successo alla prossima sfida”. Per Di Chio, diventata da poco mamma di una bimba, l’altro tassello per costruire un ambiente di lavoro sano è aiutarsi tra colleghe: “Circondarsi di donne di talento che possono capirti, sostenerti e aiutarti, lo assicuro, fa la differenza”.