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Abbiamo tutti bisogno di un maestro

, di Andrea Sironi - rettore dell'Universita' Bocconi
Compito dell'università, che il 27 settembre ricorda Spaventa e il 2 ottobre Dell'Amore, è dare ai suoi membri la possibilità di scoprire il proprio

Tutti noi abbiamo avuto, o avremmo dovuto avere, almeno un maestro nella vita, una figura a cui ispirarci e a cui fare riferimento. Il maestro è colui che ci aiuta a scoprire noi stessi, le nostre capacità e le nostre passioni, ma soprattutto è colui che ci guida alla ricerca della giusta via che, una volta imboccata, ci permetterà di diventare quello che siamo. La scuola e l'università sono sicuramente tra i luoghi dove incontrare il proprio maestro.

Per questo in Bocconi ci piace ricordarne alcuni, dedicare alle loro figure giornate in cui rendergli omaggio. In questo nuovo anno accademico che sta iniziando riscopriremo insieme due maestri che in modo diverso sono stati vicini a noi bocconiani: il primo è Luigi Spaventa (il 27 settembre), tra i promotori dell'Igier; il secondo è Giordano Dell'Amore (il 2 ottobre), rettore negli anni della contestazione (dal 1967 al 73). Diventare quello che siamo è un percorso spesso difficile, pieno di ostacoli e di scelte. Avere al proprio fianco un maestro, incontrarlo e riconoscerlo è una circostanza del tutto personale.

Ma è anche compito di un'università come la Bocconi, che vuole offrire alla propria comunità un'esperienza di vita il più possibile completa, creare le giuste condizioni perché ciò possa avvenire. Anche dando vita a servizi di mentoring che, pur non volendosi sostituire ai nostri maestri, possano darci una mano di fronte a scelte importanti.