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#WorldArtDay: il Covid non ha messo da parte l'arte. Neanche in Bocconi

, di Andrea Celauro
La Giornata mondiale dell'arte e' l'occasione per visitare, anche se solo virtualmente, Bocconi Art Gallery: l'iniziativa che dal 2009 a oggi ha portato in Universita' centinaia di opere di artisti italiani e stranieri. Un dialogo che la Pandemia non ha arrestato

Centinaia di opere d'arte contemporanea di ogni dimensione, materiale, tecnica. Quadri, sculture, installazioni di luce e di tessuto, wall painting, fotografie. Centinaia di artisti italiani, da Mauro Staccioli a Franco Mazzucchelli, da Mimmo Paladino a Giuseppe Spagnulo, e artisti stranieri tra i più apprezzati del mondo, da Yannis Kounellis ad Andrei Molodkin, da Liu Bolin a Lawrence Carroll. Eventi inaugurali, di edizione in edizione, che hanno mescolato percorsi artistici diversi, con esibizioni live di musica classica, jazz e rock ad accompagnare il viaggio tra le opere esposte. Momenti di dialogo con gli artisti, concorsi fotografici sui temi dell'arte, e persino una puntata in diretta di Caterpillar, il programma radiofonico di Rai Radio 2.

Da quel 16 dicembre 2009, quando ha aperto le porte a oltre 3 mila persone per la serata inaugurale della prima edizione di Bocconi Art Gallery (BAG), l'Università Bocconi, ateneo specializzato in scienze sociali, è anche un punto di riferimento per l'arte contemporanea. Grazie a una rete di collaborazioni con istituzioni, galleristi e collezionisti, infatti, gli spazi interni ed esterni del campus sono di fatto una galleria aperta non solo a studenti e professori ma anche ai tanti visitatori, che in tempi free Covid, lo frequentano.

D'altra parte Bocconi dedica al mondo dell'arte e più in generale della cultura e delle aziende creative un centro di ricerca, l'ASK, Art, Science and Knowledge, Laboratorio di economia e gestione delle istituzioni e delle iniziative artistiche e culturali, e un intero percorso di formazione che dalla laurea triennale in Economia e management per arte, cultura e comunicazione arriva al Mama, Master in arts management and administration, passando per la laurea magistrale in Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment.

E proprio nella settimana in cui l'università, tornata in zona arancione, riapre le sue aule fisiche per accogliere gli studenti grazie alla ripresa della didattica in modalità mista (digitale e in presenza secondo il modello adottato dall'inizio di quest'anno accademico), Bocconi Art Gallery celebra il #WorldArtDay facendo sentire forte la voce dell'arte.

In attesa di poter aprire le porte anche a una nuova edizione, BAG propone oggi nei corridoi e nelle sale di cinque diversi edifici del campus un totale di 105 opere di 52 artisti. Tra queste, si va dal grande sudario di Gianluigi Colin alla trilogia di Nadia Fanelli, dalle pitture su carta e legno di Marco Gastini, alle tecniche miste di Luca Lombardi. Nell'insieme di stili e materiali trovano posto i plexiglass di Maria Teresa Ortoleva, le resine su tavola di Robert Pan, il poliestere di Giò Pomodoro, l'acciaio di Shigeru Saito e il marmo che sembra legno di Valeria Vaccaro. E ancora, gli olii su tela di Valentino Vago, il ferro e l'alluminio delle opere di Grazia Varisco, il neon di quella di Vedovamazzei o le foto di Ulderico Tramacere. Opere spesso enormi e il cui linguaggio è il colore, come i wall painting di Marco Casentini e come l'insieme di acrilici di Vittorio Corsini e i 13 pezzi di Ivan De Meis, oppure monocrome come la tela estroflessa di Enrico Castellani e gli acrilici di Amedeo Sanzone e Rodolfo Aricò.

Le opere esposte sono in comodato d'uso, ma in questi 12 anni, grazie alla generosità di collezionisti e artisti, Bocconi ha di fatto una propria collezione, che oggi conta 11 opere di proprietà, dalla Cancellazione del debito pubblico di Emilio Isgrò, al trittico di Sonia Costantini, dai Guerrieri di Sergio Fermariello, al Clinamen di Massimo Kauffman, dal Fight-Flight di Arthur Duff, dalla Grande Scacchiera di Elio Marchegiani al wall painting Futuro di Alessandro Mendini, dal Kowledge That Matters di Lorenzo Petrantoni alle opere di Mario Raciti, dalla Potenza del colore di Mario Arlati alla Colonna di Arnaldo Pomodoro.

Bocconi Art Gallery 2021 (italiano)

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