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Università Open day

I valori che contano per una scelta davvero consapevole

, di Pietro Masotti
Per la scelta dell’Università sono tre gli elementi cruciali che gli studenti devono considerare: da un lato, l’orientamento, che è anche il primo passo contro gli stereotipi legati a certi insegnamenti, e il test di ammissione, che in Bocconi da quest’anno presenta anche la possibilità di un test diversificato per chi aspiri a entrare solo a Giurisprudenza. Dall’altro, il placement: perché bisogna avere sempre un occhio al futuro

Perché l’università continui a svolgere il ruolo di ascensore sociale anche per le nuove generazioni, è necessario liberare la selezione del corso di studi dai vincoli economici. Vale a dire far emergere non solo tutti i vantaggi che una formazione di qualità porta con sé ma, prima ancora, avvicinare i giovani a un percorso che molti oggi reputano estraneo alle proprie possibilità, ai loro interessi e inclinazioni. “Perché l’ascensore sociale funzioni, le ragazze e i ragazzi devono “chiamarlo”, ovvero capire che al suo interno c’è spazio per ciascuno di loro; e che salendovi troveranno il modo per portare in alto le loro passioni”, esemplifica Chiara Fumagalli, professoressa di Economics e Dean della Undergraduate School. “Per questo tutto, secondo me, comincia dall’orientamento”.

Orientamento, il primo passo contro gli stereotipi

Lo studio universitario rappresenta un’assoluta novità rispetto alle esperienze che gli studenti hanno vissuto in precedenza. A maggior ragione se si tratta di discipline che non compaiono nel piano di studi delle scuole superiori. Difficile che le aspiranti matricole sappiano che cosa significhi studiare management, finanza, economics, scienze politiche, o anche giurisprudenza; e che si rendano conto dei diversi sbocchi professionali ai quali queste lauree danno accesso. “Se ripenso alla mia esperienza di studentessa”, commenta Fumagalli, “ricordo bene la sorpresa nel vedersi aprire di fronte a me traiettorie di studio e professionali che non immaginavo neanche lontanamente prima di mettere piede in Bocconi. Per questo, durante le attività di orientamento, cerco di contrastare alcuni stereotipi duri a morire. Per esempio, ci tengo a sottolineare che una laurea in discipline economiche offre possibilità più variegate di quanto si immagini. Certo, si potrà andare a lavorare in una banca di investimento o nella consulenza aziendale e si potrà svolgere una funzione manageriale; ma ci sono anche laureati in economia che lavorano nei centri di ricerche, nel giornalismo, nella consulenza; che si occupano di temi sociali nelle ong, in istituzioni private o nelle pubbliche amministrazioni; che lavorano in organizzazioni internazionali o in istituzioni culturali”.

Tra gli stereotipi di cui è urgente liberarsi c’è quello che vuole la popolazione femminile meno interessata alle materie Stem; il che ancora oggi si traduce in un numero di studentesse iscritte tanto minore quanto maggiore è il peso della matematica nel corso di studi. “Questo stereotipo è particolarmente difficile da sradicare perché si forma precocemente, già nella scuola primaria e nei contesti familiari; per questo è utile esporre le studentesse a tante esperienze di donne che lavorano in questi settori per dimostrare loro la varietà delle occupazioni che si possono ricoprire con una laurea in materie quantitative, tra le quali possono sicuramente trovare quella più in sintonia con le loro inclinazioni”. 

C’è un altro preconcetto che può allontanare una ragazza o un ragazzo da un ateneo, ovvero la convinzione di non sentirsi a proprio agio in una popolazione studentesca che si immagina omogenea. “Vorrei soffermarmi anche su questo aspetto”, chiosa la prorettrice della Scuola Undergraduate, “e sottolineare che le comunità degli studenti sono decisamente più eterogenee di quanto i ragazzi si aspettano, in termini di background economico e culturale, in termini di convinzioni anche politiche, di interessi e di obiettivi. E questa eterogeneità è una grande risorsa”.

Accessibilità, un test per capire le proprie inclinazioni

Il test di ingresso costituisce un altro snodo fondamentale per agevolare una scelta più consapevole del corso di studi. Il test di ammissione può rappresentare un fattore respingente o, al contrario, un’occasione incoraggiante per mettersi alla prova nelle migliori condizioni possibili. In Bocconi, per esempio, si sta lavorando in quest’ultima direzione. Per l’ammissione ai corsi di studio gli studenti possono presentare il risultato ottenuto al SAT o all’ACT, test internazionali tipicamente utilizzati per fare domanda in atenei stranieri, che valutano prevalentemente le capacità logiche e di ragionamento. In alternativa, possono sottoporsi al test Bocconi, disponibile sulla nostra piattaforma sia in italiano sia in inglese. “Stiamo lavorando per avvicinare il più possibile il test Bocconi al SAT”, sottolinea la professoressa, “e per ampliare significativamente la disponibilità di materiale preparatorio per il test Bocconi, come simulazioni del test e manuali che spieghino come rispondere alle domande; strumenti utili per capirne la grammatica e arrivare il più preparati possibile.”

“Un buon test di ammissione contribuisce a rendere la selezione più equa, ma anche ad aiutare gli studenti nella scelta del corso di laurea che corrisponda davvero alle loro aspettative e alle loro aspirazioni”, conferma Pietro Sirena, professore di Diritto civile e Dean della School of Law in Bocconi. “La grande novità di quest’anno è che gli studenti che abbiano intenzione di candidarsi solo per i corsi di laurea nell’area di Giurisprudenza potranno sostenere un test specifico e diversificato, nel quale si terrà maggior conto delle capacità, dell’attitudine e della vocazione di chi vuole studiare diritto: ci sarà quindi più spazio a domande basate sull’uso del linguaggio e del ragionamento testuale. Tra i test internazionali, accetteremo anche l’LSAT, che è in uso nelle principali Law School internazionali”.

La diversificazione dei due test di accesso in Bocconi (Undergrad e Law), con la formazione di due graduatorie distinte, costituisce un’ulteriore forma di orientamento per gli studenti. 

Ovviamente chi fosse interessato a candidarsi all’ammissione sia all’Undergradatuate, sia a Law, tenendosi così aperte più strade possibili e mettendosi alla prova sulle proprie propensioni anche in base ai risultati ottenuti, potrà, con il test Undergrad, accedere anche alla selezione per l’area di Giurisprudenza.

Placement, decidere oggi con lo sguardo a domani

I dati sull’occupazione che una laurea garantisce sono molto rilevanti per la scelta del corso di studi. “I risultati in termini di placement costituiscono un’attrattiva forte della Bocconi: il giorno della laurea magistrale l’80,6% degli studenti sta già lavorando e a un anno dal diploma tutti lavorano”, sottolinea Chiara Fumagalli. “E’ la dimostrazione che l’investimento in una formazione di eccellenza è ripagato e vale non solo per quello che offre in termini di competenze e preparazione, ma anche di opportunità, network e contatto con il mondo del lavoro. Quando è così, l’università svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la mobilità sociale. Credo, però, che non sia sufficiente informare i ragazzi di questi risultati; occorre anche raccontare quali percorsi professionali si aprono, quali prospettive, alle quali probabilmente non hanno ancora pensato, si avranno a portata di mano, quali sogni si possono realizzare”. Per tornare alla metafora dell’ascensore, è importante renderlo capiente per portare più persone possibile ma anche spingerlo fino ai piani più alti per aumentare la distanza con il livello di partenza. “Giurisprudenza, in particolare, ha due corsi di laurea”, illustra Sirena. “Uno è interamente in inglese e prepara alla carriera dei giuristi d’impresa che lavorano nelle multinazionali, nelle banche internazionali o in istituzioni come la Consob o la BCE. L’altro indirizza verso profili di avvocato, notaio o magistrato con una prospettiva globale. I giuristi che si laureano in Bocconi hanno dunque di fronte a sé prospettive professionali e occupazionali che non sono legate ai confini nazionali, sia nel settore privato, che in quello pubblico”.

Borse di studio, informarsi il più possibile

Dopo essersi chiariti le idee con l’orientamento e aver intravisto fin dove può condurre il percorso di studi scelto, l’ultimo nodo da sciogliere resta quello economico. “La Bocconi ogni anno mette a disposizione un budget rilevante per borse di studio e agevolazioni. Anche questo è un aspetto che forse non si conosce abbastanza”, conferma Chiara Fumagalli. Negli Open Day le borse di studio e le agevolazioni sono oggetto di una presentazione specifica in cui vengono forniti i dettagli sulle tempistiche e diversi suggerimenti pratici per la compilazione delle domande. “E’ importante partecipare a questa presentazione”, aggiunge la docente, “per informarsi il meglio possibile e non escludere a priori la possibilità di frequentare la Bocconi ritenendo, erroneamente, di non potersela permettere”. Per chi non può essere presente all’Open Day, il suggerimento è di informarsi attraverso il sito dell’università, nella pagina dedicata alle agevolazioni. L’università organizza anche un webinar per gli studenti ammessi che devono confermare la propria iscrizione durante il quale ampio spazio è dedicato proprio agli aiuti disponibili.

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