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Una voce piu' forte per i giovani europei nelle questioni dell'UE

, di Tomaso Eridani
Il team Bocconi/Sciences Po ha vinto la futurEU Competition 2022 con una proposta per l'introduzione di quote giovanili nel Parlamento europeo

Il compito era quello di proporre politiche coraggiose e visionarie per rendere l'UE più attraente e inclusiva per le giovani generazioni, e il team Bocconi-Sciences Po si è aggiudicato la vittoria della futurEU Competition 2022. La loro proposta? Introdurre quote di giovani nel Parlamento europeo e dare più voce ai giovani europei nel processo di policymaking.
FuturEU è un'iniziativa guidata da studenti, fondata nel 2019 da studenti di master della Hertie School, con il sostegno dell'alleanza CIVICA, del Centro Jacques Delors di Berlino e della Hertie School, con l'obiettivo di contribuire a plasmare l'UE di domani coinvolgendo gli studenti nel dibattito pubblico. Il concorso futurEU era aperto a tutti gli studenti e ai ricercatori PhD di CIVICA e consisteva in una prova scritta con la presentazione di un policy brief. 33 squadre hanno partecipato all'edizione di quest'anno con proposte sul tema "Power to the Future: Politiche visionarie per i giovani europei".
Gli otto migliori brief sono stati selezionati per la fase orale, che ha visto le squadre presentare le loro proposte di fronte a una giuria di esperti dell'UE a Berlino l'8 aprile. La giuria ha scelto come proposta vincente quella di un team di quattro studenti del programma Double Degree Bocconi-Sciences Po in Public Policy and Politics: Federica Bellato, Benedetta Coraglia, Carolina Guerra e Allegra Semenzato.

Abbiamo parlato con il team vincitore per commentare la loro esperienza:

Cosa vi ha spinto a partecipare a una competition sul futuro dell'UE?
Federica Bellato: Essendo studentesse di scienze politiche, tutte e quattro abbiamo sempre provato un forte fascino nei confronti dell'Unione europea. Abbiamo avuto la fortuna di nascere negli anni della "Generazione Erasmus" e di usufruire dei vantaggi che le istituzioni europee hanno da offrire. Non solo un concorso sul futuro dell'UE ci è sembrato un'occasione perfetta per mettere alla prova le nostre capacità di redazione di politiche, ma ci siamo anche sentite profondamente ispirate dalle motivazioni che lo hanno ispirato. L'edizione di quest'anno del concorso futurEU, infatti, richiedeva proposte politiche visionarie che rendessero le istituzioni dell'UE più rispondenti alle esigenze delle generazioni future. Ci ha permesso di avanzare idee pratiche che potrebbero effettivamente plasmare le prospettive delle giovani generazioni di europei come noi.

Parlaci della vostra scelta di topic e della proposta che avete elaborato...
Carolina Guerra: Il nostro policy brief era intitolato "Questa volta ho votato, ma sono rappresentato?". Il nostro team si è schierato a favore dell'introduzione di quote di giovani nel Parlamento europeo per affrontare la sottorappresentazione dei giovani europei nel processo decisionale. L'attuale cambiamento demografico non solo sta imponendo un maggiore onere di welfare alle generazioni più giovani, ma sta ulteriormente aggravando il divario tra partecipazione e rappresentanza dei giovani. In primo luogo, i giovani costituiscono una percentuale estremamente ridotta dei parlamentari europei, il che indica che non sono adeguatamente rappresentati. In secondo luogo, con l'età dell'elettore mediano in aumento, gli interessi delle coorti più giovani di europei rischiano di essere sempre più trascurati dai politici. Quindi, per evitare futuri svantaggi sistematici, abbiamo chiesto all'UE di intraprendere azioni immediate per affrontare questo problema urgente.

Cosa avete ricavato da questa esperienza?
Benedetta Coraglia: Questa esperienza ci ha permesso di apprezzare ancora di più l'importanza del lavoro di squadra, soprattutto quando si deve lavorare sotto pressione e in tempi stretti. Dopo essere stati selezionati tra i team finalisti, infatti, abbiamo dovuto integrare i feedback ricevuti dalla giuria nella nostra presentazione finale, a poche ore di distanza. Penso che siamo riuscite a coordinarci in modo rapido ed efficiente, facendo leva sui punti di forza di ciascuna per fornire una presentazione aggiornata della nostra idea.

Qual è stato lo spirito tra i partecipanti?
Allegra Semenzato: La parte migliore del concorso è stata la possibilità di riunirsi a Berlino con tutti i partecipanti. È stata un'occasione arricchente per scambiare idee con alcuni dei più brillanti studenti europei. Eravamo tutti disposti a trovare soluzioni proattive e concrete per migliorare l'Europa di domani e affrontare le questioni che stanno a cuore a molti giovani come noi.