Perché andare a votare per l’Europa
“Quale Europa volete? Ditelo votando in giugno”. Daniel Gros è il direttore dell’Institute for European Policymaking, il think tank interno alla Bocconi fondato da Mario Monti che vuole creare un ponte tra la ricerca accademica e le politiche pubbliche europee. Porterà questo suo appello in uno degli eventi del ciclo Vivo a Milano e voto l'Europa, nello Spazio Baroni 85, il 13 maggio. In quel municipio, il numero 5, alle ultime elezioni europee del 2019 l’astensionismo è arrivato al livello record dell’88 per cento.
“Votare per l’unico parlamento sovranazionale al mondo è un privilegio, non possiamo sprecarlo”, dice Sylvie Goulard, che prima da europarlamentare, poi alla Banca di Francia e infine da vicepresidente dello IEP@BU si è sempre molto spesa per aprire la discussione sull’Europa anche alle persone lontane dai palazzi delle istituzioni, soprattutto a quelle meno interessate.
Il 7 maggio, nel municipio 6, Sylvie Goulard spiegherà perché è così importante votare per il Parlamento europeo: “L’Europa è l’Europa di tutti”.
Il voto è la forma più semplice e concreta di partecipazione democratica, ma se perfino in una città così legata all’Europa come Milano in certe aree l’astensionismo supera di parecchio il 50 per cento forse è anche perché in pochi hanno gli elementi per capire per cosa e perché dovrebbero votare.
Per questo nasce l’iniziativa Vivo a Milano e voto l’Europa, che è parte della campagna istituzionale Usa il tuo voto, promossa dal Parlamento europeo e che coinvolge il Comune di Milano e l’Università Bocconi, con il supporto di Affari pubblici e la media partnership di Cnc Media. "In vista delle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno, la nostra priorità è quella di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita democratica europea”, spiega Maurizio Molinari, capo Ufficio del Parlamento europeo a Milano.
Lo IEP@BU è il partner scientifico dell’iniziativa e curerà i contenuti dei talk nei municipi con il più alto tasso di astensionismo di Milano: non seminari accademici, ma incontri con la cittadinanza, otto talk pensati soprattutto per elettrici ed elettori più giovani, magari al loro primo voto europeo.
L’obiettivo dei talk è permettere a tutti - anche a chi non segue di solito il dibattito europeo - di farsi un’idea sui grandi temi al centro della competizione elettorale, in modo da poter poi scegliere in modo informato se e per chi votare.
Si parte il 2 maggio con Carlo Altomonte, del comitato direttivo IEP@BU, che racconterà le quattro libertà dell’Europa (municipio 7), mentre l’8 maggio Maria Antonia Panascì spiegherà come sarebbe la nostra vita senza l’Europa (municipio 4) e il 10 maggio Graziella Romeo parlerà di Parlamento europeo e di come si vota per eleggerne i membri (municipio 9). Il 14 maggio Eleanor Spaventa, anche lei membro del comitato direttivo di IEP@BU, spiegherà come funziona il Parlamento europeo (municipio 8), mentre il 20 maggio Andrea Colli discuterà la rilevanza geopolitica dell’Ue (municipio 2) e il 21 maggio Pietro Galeone, research fellow di IEP@BU parlerà di giovani e partecipazione (municipio 3).
Il 9 maggio si celebra la festa dell’Unione europea, e in quel giorno IEP@BU parteciperò al flash mob con “speed date” al Castello Sforzesco, dove tutti avranno la possibilità di interpellare esperti e professori della Bocconi sui poteri dell’Unione europea, sulle politiche più discusse (da quelle sull’ambiente a quelle nel settore della difesa), per avere risposte rapide e dirette. Tra i docenti coinvolti: Massimo Amato, Edoardo Croci, Irene Agnolucci, Maria Antonia Panascì, Gabriella Perotto, Rosalba Famà, Marco Gerbaudo.
IEP@BU e Parlamento europeo hanno anche elaborato una mappa di Milano digitale che evidenzia le principali istituzioni, centri informativi e curiosità storiche e culturali che legano la città all’Europa. La mappa sarà accessibile dai materiali distribuiti ai partecipanti agli eventi tramite QR code e su sito ad hoc del Parlamento Europeo.