Parola mia l'economia insegna a pensare

A fargli muovere i primi passi verso l'insegnamento universitario è stata sì la sua passione per la ricerca, ma anche il fascino di una disciplina, l'economia politica, che ha imparato ad amare sui banchi della Bocconi. Francesco Trebbi, assistant professor di macroeconomia alla University of Chicago graduate school of business, ha una visione molto chiara di cosa sia l'economia politica e di quali vantaggi comporti il suo studio: "Tra le scienze sociali, è uno delle più rigorose. Insegna ad affrontare i problemi in maniera razionale e dà un framework mentale che è il più idoneo a svolgere attività manageriali". Per quale motivo? "Perché è quello che meglio prepara l'individuo a fronteggiare le situazioni inaspettate e garantisce la possibilità di distinguere tra argomenti fondamentali e superficiali, insegnando così a pensare".

Trebbi, che è arrivato alla Bocconi da Pistoia ed è stato subito affascinato "dalla grande varietà geografica e culturale delle persone che la frequentavano", si laureato in Economia nel 1999 con una tesi sulla struttura delle rendite economiche e politiche associate ai diversi sistemi elettorali.

Il suo rapporto con gli Stati Uniti inizia già durante gli anni dell'università, quando al terzo anno vola nel Michigan per un periodo di studio nell'ambito degli scambi tra atenei, e continua dopo la laurea. "Ho ricevuto il mio dottorato a Harvard, dove sono rimasto per cinque anni, poi ho ottenuto il posto da assistant professor a Chicago". E' stato difficile essere assunti dalla business school? "abbastanza, perché il mercato del lavoro nell'ambito dell'economia, in America, è molto centralizzato e competitivo". Adesso Francesco, oltre ad insegnare macroeconomia agli studenti, sta studiando in particolare il ruolo dei contributi elettorali ai congressmen, pratica che, come si sa, negli Usa è legale.