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La scelta di ricostruire invece di restaurare, da Coventry a Bretton Woods, segna la nascita di un ordine globale fondato su FMI e Banca Mondiale, essenziale per comprendere le sfide economiche odierne

La sera del 30 maggio 1962 ebbe luogo la prima esecuzione del War Requiem di Benjamin Britten. Il Requiem era stato commissionato al compositore britannico per celebrare la consacrazione della nuova Cattedrale di Coventry. L'edificio, progettato nell'immediato dopoguerra, stava sorgendo accanto alle rovine del magnifico Duomo medievale devastato il 14 novembre 1940 da un bombardamento della Luftwaffe ironicamente chiamato in codice “Moonlight Sonata”. Il consiglio comunale aveva deciso che la struttura distrutta non doveva essere ripristinata nella sua forma precedente. Accanto alle rovine, rimaste a testimonianza della ferocia della guerra che aveva causato la morte di 568 persone, qualcosa di completamente nuovo avrebbe rappresentato un nuovo inizio.
Costruire da zero, non restaurare. Questa era la filosofia che informava un altro grande progetto, iniziato pochi mesi prima della fine della guerra, che riuniva i delegati di 44 nazioni alleate alla Conferenza di Bretton Woods, in una località isolata del New Hampshire.
L'obiettivo era ambizioso: ricostruire un sistema economico globale nuovo di zecca, che era imploso nei due decenni precedenti a causa di due conflitti devastanti, di una grande depressione e delle politiche autarchiche attuate dai regimi totalitari.
Gli accordi del 1944 gettarono le basi per una ricostruzione dell'intera economia globale. I meccanismi volti alla progressiva rinascita dell'integrazione economica furono inizialmente regolati da due istituzioni che svolsero un ruolo strategico e fondamentale. In primo luogo, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che iniziò ad operare nel 1947. 

La sua missione era la promozione della cooperazione monetaria internazionale attraverso un sistema di tassi di cambio fissi agganciati al dollaro, al fine di sostenere l'espansione del commercio internazionale, promuovendo così la crescita e lo sviluppo. Il secondo pilastro era la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS). Finanziata da tutte le nazioni alleate, fu inizialmente concepita come strumento per finanziare la ricostruzione del Vecchio Continente. Con il lancio dell'European Recovery Program (o Piano Marshall), si trasformò ben presto nel primo vero esempio di banca di sviluppo, impegnata a sostenere progetti di sviluppo e a fornire assistenza tecnica. Il ruolo della BIRS - primo nucleo di quella che sarebbe poi diventata la Banca Mondiale - la portò nel 1947 ad assumere il ruolo di agenzia al servizio delle Nazioni Unite.
In sintesi, la Conferenza di Bretton Woods ha rappresentato la premessa istituzionale su cui si è sviluppata la ricostruzione e, successivamente, la progressiva integrazione dell'economia globale nei decenni successivi alla fine del conflitto. Accanto alla diffusione delle innovazioni tecnologiche nei settori civili generate negli anni della guerra, destinate a fare da traino a una nuova ondata di globalizzazione, il cosiddetto “sistema di Bretton Woods” innescò un processo di crescita sostenuta che dura tuttora.
Il 22 luglio 1944 toccò al Presidente, il Segretario al Tesoro Henry Morgenthau Jr, pronunciare il discorso di chiusura della Conferenza. Un breve estratto aiuta a comprenderne lo spirito e, per molti versi, l'innovatività profetica.

“C'è una curiosa idea che la protezione degli interessi nazionali e lo sviluppo della cooperazione internazionale siano filosofie in conflitto... Abbiamo scoperto al contrario che l'unica autentica salvaguardia dei nostri interessi nazionali risiede nella cooperazione internazionale... Questa è stata la grande lezione impartita dalla guerra ed è, credo, la grande lezione della vita contemporanea - che i popoli della terra sono inseparabilmente legati gli uni agli altri da una profonda, sottostante comunità di intenti.
Siamo a un bivio e dobbiamo andare da una parte o dall'altra. La Conferenza di Bretton Woods ha eretto un cartello - un cartello che indica un'autostrada abbastanza ampia da permettere a tutti gli uomini di camminare al passo e fianco a fianco. Se si metteranno in cammino insieme, non c'è nulla al mondo che possa fermarli”.