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Il capitalismo ESG, un obiettivo a portata di mano

, di Gianmario Verona - ordinario presso il Dipartimento di management e tecnologia
Dobbiamo uscire dalla Pandemia con la consapevolezza di dover creare un nuovo sistema capitalistico, che riduca le disuguaglianze e si prenda cura del pianeta. Il nostro ruolo di Universita' e' quello di fare da terreno di coltura

In fondo al tunnel della crisi pandemica dovremmo arrivare con la consapevolezza di aver fatto tutti il possibile per costruire un nuovo capitalismo, che guardi alla crescita e allo sviluppo cercando però di colmare le disuguaglianze, rispettare il pianeta, vivere una globalizzazione consapevole e inclusiva che valorizzi le diversità invece di emarginarle. Un capitalismo ESG potremmo definirlo. Gli imprenditori e le imprese più illuminate, gli Olivetti del XXI secolo, hanno iniziato questa rivoluzione che è poi una svolta culturale in cui si guarda a 360° all'impatto e al valore che le aziende creano rispetto a tutti gli stakeholders nel senso più ampio del termine, dagli azionisti ai consumatori finali, senza perdere di vista i lavoratori e il territorio.

In questo contesto qual è il ruolo di una università, della Bocconi e della sua comunità? È quello di coltivare il terreno su cui il capitalismo ESG deve germogliare, formare cioè manager e policy maker che con competenza e spirito critico sappiano indirizzare le azioni di imprese e organizzazioni secondo priorità condivise e in grado di avere un impatto positivo su tutta la società. Per formare le nuove generazione a una cultura diversa da quella di cui siamo nativi occorre sviluppare nuova conoscenza proprio in quegli ambiti che oggi sappiano essere indispensabili per la nostra stessa sopravvivenza come società. Per questo tra le ultime iniziative della Bocconi, tra la fine del 2020 e l'inizio di questo nuovo 2021, che tutti ci auguriamo diverso e di rinascita, abbiamo dato vita, grazie al sostegno e alla condivisione degli obiettivi con i nostri partner, a due nuovi laboratori: l'Axa lab in gender equality e l'eSG Lab - excellence in Sustainability and Governance per le PMI, di SDA Bocconi, promosso da Fondazione Sodalitas, con il supporto di Enel Foundation e Falck Renewables. Questi centri si aggiungono al Covid Crisis Lab nato lo scorso maggio (la cui direttrice, Alessia Melegaro, ha appena vinto un importante ERC grant sui vaccini di cui ci racconta in questo numero) e a centri con più lunga tradizione in Bocconi come il Leap, Laboratory for effective anti-poverty policies, o il Dondena, Centre for research on social dynamics and public policy.

Un altro aspetto poi del nostro vivere sociale è fondamentale per sostenere il capitalismo ESG: saper governare il mondo digitale, interpretando correttamente le informazioni che ci arrivano dai dati (raccolti con il rispetto della privacy) e vivendo le piazze social ancora una volta applicando pensiero critico e rispetto delle regole. Proprio su questi aspetti Bocconi è in prima linea grazie all'impegno di studiosi come Oreste Pollicino, di recente nominato Co-Chair per la task force "Digital Transformation"del Think20 (T20) Italy 2021 il cui compito è elaborare proposte politiche da presentare ai Leader del G20, e Francesco Decarolis, che sul tema della Competition in Digital Markets ha vinto il suo secondo ERC grant (di cui ne scrive in questo numero).

Siamo solo agli inizi ma il capitalismo ESG è alla nostra portata se sapremo costruirlo mattone dopo mattone.