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Associazioni studentesche: 110 modi per vivere l’Università

, di Pietro Masotti
Da quelle legate al volontariato e al sociale, a quelle che uniscono comunità nazionali; da quelle sportive a quelle letterarie e a quelle che si focalizzano sulla diplomazia e sulla cooperazione internazionale, sono oltre un centinaio le associazioni riconosciute dall’Università. Un modo per condividere i propri interessi e mettersi alla prova

La chat di gruppo di Students for humanity (SforH) in questi giorni è piena di foto di cantiere. Sono quelle che arrivano da Wasa, in Tanzania, dove alcuni degli iscritti all’associazione studentesca bocconiana stanno seguendo i lavori di ristrutturazione della scuola che, oltre 13 anni fa, ha ispirato il progetto Working for Wasa e con esso la creazione di una realtà studentesca che si occupasse di sociale in Bocconi. Oggi la scuola ospita 70 ragazzi e rappresenta uno dei progetti principali che SforH sostiene come Organizzazione di volontariato riconosciuta dalla Regione Lombardia. “Io stessa sono stata in Tanzania due anni fa, partecipando alla fase di registrazione della struttura presso il governo locale”, ricorda Anna Artese, studentessa al secondo anno del Master of Science in International Politics and Government e presidente di SforH. Nel frattempo, dalla sua nascita nel 2011, SforH è cresciuta anche come associazione bocconiana, arrivando a contare oltre 100 iscritti e diventando un riferimento tra le realtà studentesche per le iniziative che hanno come tema il sociale: organizza eventi, promuove fund raising, partecipa a campagne di sensibilizzazione, sostiene progetti di altre Ong. “Ma soprattutto cerchiamo di stimolare la partecipazione attiva dei nostri compagni alle diverse attività”, aggiunge Anna, “e facciamo da tramite tra le associazioni che hanno bisogno di volontari e gli studenti che hanno manifestato la loro disponibilità. In questi anni abbiamo partecipato a molte iniziative una tantum, dalla raccolta farmaci per i bambini alle visite in carcere, nascono anche collaborazioni più consolidate quando riusciamo a garantire una partecipazione adeguata e continuativa”.

“Sono circa 110 le associazioni studentesche attive oggi in Bocconi”, riassume Paola Profeta, Dean per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità e presidente del Comitato casa che raduna i vertici delle associazioni ma anche membri dello staff, della didattica e della struttura Campus Life. “Alcune realtà sono attive su temi generali, altre hanno interessi specifici, per singoli paesi, per materia economica, per temi sociali. È una dimensione molto vivace, che anima la vita nel campus e che negli anni è numericamente cresciuta, forse perché le giovani generazioni sono più propense a sviluppare interessi extracurricolari e a cercare in ateneo qualcuno con cui condividerli. In questo senso si possono considerare parte della formazione degli studenti, intesa non solo come didattica o ricerca, ma come la creazione di un contesto nel quale è possibile mettersi alla prova nello sviluppare idee e nel realizzarle creando una rete di lavoro e una community di persone. L’aspetto sul quale cerchiamo di sorvegliare noi come Bocconi è che non diventino circoli chiusi, esclusivi, ma che restino aperti all’inclusione più ampia possibile”. 

Un tema che conosce bene Angelo Hu, neoeletto vertice della Bocconi Chinese Student Association (BCSA), nata nel 2010 allo scopo di allungare un ponte verso il mondo cinese. “Non un’associazione solo per studenti cinesi, dunque, ma aperta a chiunque sia interessato alla cultura e alla realtà del Paese”, sottolinea Angelo. Per questo durante l’anno si alternano attività più legate agli aspetti business ad altre di carattere più ludico. “Quest’anno, per esempio, abbiamo ospitato alcuni membri senior del gruppo Alibaba che hanno condiviso con noi le strategie del loro successo nel commercio internazionale e online, ma abbiamo anche celebrato alcune festività tipiche come il Moon Cake Festival, e naturalmente il Capodanno cinese con il Dumpling Event, durante il quale prepariamo ravioli a mano e li mangiamo tutti insieme”. L'evento più atteso nel calendario della BCSA è la Welcome Dinner, una cena a cui partecipano oltre 200 persone e che prevede interventi di speakers, esibizioni di danza e canto, ed ice breaking games, ma tra le attività non mancano anche sfide sportive di pallavolo o badminton con altri atenei ed escursioni sulla neve, a conferma che l’obiettivo principe dell’associazione è favorire la coesione e la creazione di legami forti tra i membri. “Vorremmo soprattutto farci conoscere di più dagli studenti internazionali, che oggi rappresentano il 15% degli iscritti”, prosegue Angelo. “I ragazzi cinesi, infatti, è più facile che ci conoscano appena arrivano in Bocconi perché offriamo loro un programma di tutoring, orientamento e supporto accademico dedicato. Abbiamo creato anche una pagina sul social cinese Xiaohongshu (Little Red Book) che mostra le residenze universitarie, gli edifici delle lezioni e gli spazi studio, con vlog che raccontano la giornata tipica in Bocconi”.

Ogni anno il panorama delle associazioni studentesche mostra qualche novità, e per qualche realtà che si esaurisce ne nascono di nuove. “Per proporre una nuova associazione gli studenti proponenti devono presentare una lista con un certo numero di compagni interessati”, riassume la Dean Profeta. “Noi ne valutiamo la purpose, guardiamo se ci sono altre realtà presenti simili, suggerendo eventualmente una fusione, approviamo il calendario degli eventi e monitoriamo che restino attive nel tempo, ovvero che organizzino qualche attività. E poi cerchiamo di favorire occasioni speciali, come l’evento Associazioni in mostra, nelle quali le diverse realtà possono presentarsi al campus e agli altri studenti”.

Proprio durante una di queste iniziative, l’anno scorso, Lea Casucci si è imbattuta nella presentazione di Bocconi Students for Diplomacy and International Cooperation, realtà della quale oggi è la presidente uscente. “Ero al primo anno, ma sono rimasta subito colpita dall’iniziativa perché avevo già un interesse per la cooperazione internazionale e mi è sembrata un’occasione da non perdere”. L’associazione è attiva nell’organizzazione di eventi e conferenze sul tema e in questo favorisce il contatto tra gli studenti e le organizzazioni internazionali. Oggi ne fanno parte circa 70 studenti e due volte all’anno si svolgono le sessioni di recruiting per valutare l’accesso di nuovi iscritti vagliandone le motivazioni e le competenze per capire a quale attività possano contribuire. “Ma gli eventi non sono riservati, molti sono aperti a tutti gli studenti”, sottolinea Lea. “L’anno scorso, per esempio, abbiamo organizzato una giornata in memoria di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano, ed ex bocconiano, ucciso nel 2021 in Repubblica Democratica del Congo. C’è stato momento di commemorazione con i familiari di Attanasio e a seguire un panel sull’impatto degli aiuti umanitari in Africa centrale con speaker di altissimo profilo”. Tra i progetti in cantiere per il nuovo anno, quello di organizzare un momento di scambio con la SDA sul tema della diplomazia spaziale, e quello di approfondire la conoscenza di ambasciate e consolati presenti sul territorio”.

Le iniziative non mancano nemmeno nel programma dell’ALBI, l’Associazione studentesca Letteraria Bocconi d'Inchiostro, una delle realtà storiche dell’ateneo, fondata nel 2012, tra gli altri, da Gerardo Masuccio, oggi editore di Utopia. Da allora la realtà si occupa di suggerire approfondimenti letterari a tutta la comunità dell’ateneo, promuovendo incontri con scrittori, poeti, editori, traduttori, e sensibilizzando alla lettura con iniziative come il Bookcrossing, realizzato in collaborazione con l’università: un’area collocata vicino all’accesso del pensionato e destinata allo scambio di libri, che in pochi mesi ha riscosso molto apprezzamento arrivando a contare già oltre 120 titoli in rotazione sugli scaffali. “Cerchiamo di mantenere una proposta di almeno tre o quattro eventi al mese, alcuni riservati al nostro Book Club interno e altri aperti anche a tutta la città, come per esempio quelli durante Bookcity”, descrive la presidente Valentina Benassi. “O come l’evento organizzato sul premio Bagutta, che si è tenuto qui perché in Bocconi è conservato l’archivio storico delle opere della trattoria Bagutta e del suo premio letterario”. Bocconi d’Inchiostro assegna anche un premio, il Dante d’oro, che per alcuni anni era conferito alla carriera mentre oggi è destinato a poesie inedite. “Le selezioni sono alle fasi finali, questa estate ci confronteremo sui brani letti e a settembre avremo la cerimonia di assegnazione”. L’attività dell’associazione ha ispirato persino un nuovo magazine culturale, 'Turbine', che, seppur nato nel contesto Bocconi, oggi è animato e si mantiene per iniziativa dei singoli studenti fondatori.

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