Il meccanismo di retribuzione stabilito dall’Ateneo per i docenti di ruolo prevede la possibilità di incrementare la base retributiva ministeriale in virtù dei risultati conseguiti nella attività universitaria.
Ciò avviene attraverso l’applicazione di un sistema di valutazione che prende in esame, ad intervalli triennali, le performance realizzate nei tre ambiti della ricerca, della didattica e della partecipazione attiva alla vita dell’Università. A seconda dell’anzianità del valutato, a queste tre variabili possono essere associati pesi differenti. L’esito di tale processo valutativo può comportare la collocazione del docente in una classe stipendiale superiore rispetto a quella a cui avrebbe diritto sulla base della sola anzianità o l’assegnazione di specifici bonus monetari.
I docenti di ruolo possono beneficiare della sospensione dell’attività didattica per motivi di studio e ricerca per due periodi annuali (non consecutivi) nell’arco di un decennio. Uno di questi due periodi (il cosiddetto «anno sabbatico») è regolato dalla normativa in vigore (Art. 4, comma 78 della c.d. Legge di Stabilità – L. 183/2011), mentre il secondo costituisce un istituto specifico previsto dall’Università Bocconi per assicurare un allineamento con le prassi diffuse in molte università internazionali, ed è concesso a discrezione del Rettore ai Professori di ruolo che si sono dimostrati particolarmente attivi nella ricerca o nell’attività di servizio svolta per l’istituzione.
Gli Assistant Professor possono usufruire, nell’ambito della durata del loro contratto, di un anno di sospensione dall’attività didattica per motivi di studio e ricerca («periodo di congedo»).
I docenti particolarmente attivi sul fronte della ricerca possono godere di una riduzione del carico didattico minimo finalizzata ad aumentare il tempo da dedicare alla produzione scientifica; le opzioni previste in questo caso sono:
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Profilo Ricerca: è un istituto particolare predisposto dall’Università per consentire a quei docenti (di ruolo e con contratto a tempo pieno) che dimostrano un’elevata produttività sul fronte della ricerca di disporre di più tempo da dedicare a quest’attività. Consiste nell’attribuzione, su espressa richiesta, di una riduzione del carico didattico minimo obbligatorio a favore di coloro che rientrano nelle suddette condizioni.
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Teaching Buyout: i Professori di ruolo o strutturati coinvolti in progetti di ricerca finanziati da bandi competitivi esterni considerati di rilevanza strategica per l’Ateneo possono utilizzare parte dei fondi collegati a tali progetti (nei limiti del budget dagli stessi) per ottenere una riduzione del carico didattico ad essi assegnato.
L’espletamento di specifici incarichi istituzionali (quali: Direttore di Dipartimento e Direttore di Corso di Studio di I o II livello) prevede, invece, la possibilità di optare tra remunerazione monetaria o riduzione del carico didattico minimo.