Contatti
Università Deans List Social Impact Recognition

Venticinque studentesse e studenti premiati con il Deans List Social Impact Recognition

, di Davide Ripamonti
Una cerimonia particolarmente sentita perché le attività di volontariato con un forte impatto sociale sono uno dei requisiti più importanti all’interno della community dell’Università Bocconi

Un riconoscimento accademico volto a valorizzare gli studenti che hanno dimostrato un impegno significativo nello svolgimento di attività a impatto sociale, contribuendo a dare testimonianza concreta dei valori integranti della community dell’Università Bocconi. Si tratta del Deans List Social Impact Recognition per l’anno accademico 2023-24, assegnato durante una cerimonia tenutasi nello Spazio Campus Life martedì 24 settembre a 25 studentesse e studenti che si sono particolarmente distinti.

“Con la Deans’ List le Scuole dell’Università Bocconi desiderano riconoscere”, dice Carlo Salvato, prorettore della Graduate School, “l’impegno straordinario di tante studentesse e studenti che quotidianamente si prodigano in attività sociali, creando valore e arricchendo il proprio profilo personale e professionale”.

“Ho svolto due attività differenti”, racconta Mattia Maria Vincenzo Forzo, piacentino, che ha da poco terminato il suo percorso triennale in Mathematical and Computing Sciences for Artificial Intelligence, “entrambe però nel campo dell’educazione, scolastica la prima, universitaria la seconda. Il Tutoring Online Program è nato dopo il covid con lo scopo di aiutare studentesse e studenti della scuola media con difficoltà in alcune materie e impossibilitati, per ragioni economiche, a cercare un aiuto privatamente. In particolare, ho assistito una ragazzina di 12 anni, attraverso incontri solo online, a recuperare in alcune materie”. Una scelta, quella di Mattia, motivata dai ricordi: “Sì, non avendo mai avuto problemi a scuola ho sempre aiutato i compagni in difficoltà. E’ gratificante, si dà qualcosa e si riceve molto”. La seconda iniziativa a cui Mattia ha preso parte, Learning Needs Help Desk, era invece molto diversa: “Si tratta di un programma interno dell’Università Bocconi che mira a fornire un supporto a chi, per ragioni diverse e spesso gravi, è rimasto indietro con gli studi. Nel mio caso ho aiutato un ragazzo del primo anno soprattutto in matematica”. Anche questa volta la motivazione principale risiede nella propria storia personale: “All’inizio dei miei studi in Bocconi ho fatto molta fatica in matematica, non avevo una grande preparazione. Se non fosse stato per il supporto ricevuto dal prof. Fabio Maccheroni non so se ce l’avrei fatta. Ho voluto restituire quanto ricevuto”. Aiutare i ragazzi in difficoltà con lo studio è stata anche la scelta di Maria Vittoria Nigro, ravennate, iscritta al primo anno di International Economics and Management: “Mi hanno colpito le grandi differenze sociali che ci sono oggi”, spiega, “e che hanno grandi riflessi anche nell’istruzione. Ho deciso così di supportare in diverse materie ragazzi e ragazze delle medie con problemi di apprendimento nell’ambito dell’Associazione di volontariato Angela Giorgetti”. Ma non è stato, come quasi sempre accade, un rapporto a senso unico: “Si è creato un grande senso di comunità con i ragazzi e le loro famiglie, che mi hanno aiutato a risolvere diversi problemi pratici nel mio approccio con la grande città. Ma non solo. Ho sempre pensato che chi andava male a scuola lo facesse perché si impegnava poco. Questa attività mi ha fatto capire che la realtà è molto più complessa”. Molto diversa, invece, è la strada scelta da Giorgia De Gaetano, milanese di Cornaredo, anche lei iscritta a International Economics and Management, volontaria da due anni presso l’Associazione Volontaria Croce Verde Nord Ovest: “Perché questa scelta? Qualche hanno fa ho assistito a un brutto incidente stradale e ho deciso che in futuro avrei voluto poter dare un aiuto in situazioni come quella”. Giorgia e i suoi colleghi sono chiamati a prestare soccorso in situazioni svariate, sono spesso il primo interfaccia con chi ha avuto un problema e i loro familiari: “E’ soprattutto un’opera di mediazione, di rapporti, dobbiamo tranquillizzare i parenti, dare loro le prime spiegazioni. Ed è bello quando poi ti ringraziano e ti dicono che sei stata importante”. Cosa direbbe ai suoi coetanei per invitarli a prestare opera di volontariato? “Che aiutare gli altri significa a tutti gli effetti essere parte attiva della società. E che si impara tantissimo, soprattutto a mettersi in discussione”.

L’8 ottobre, in occasione della Fiera del volontariato, prenderà ufficialmente il via l’edizione 2024-25 del Deans List Social Impact Recognition.