Uno sguardo attento alle strategie per il mercato cinese
Il mercato cinese ha alcune specificità da tenere presenti ed è quello che hanno fatto gli studenti della seconda edizione del Luxottica Challenge che si sono sfidati per ideare il miglior piano di posizionamento in quel mercato, analizzando le preferenze dei consumatori cinesi e i modi migliori per attirarli.
La sfida si è svolta all'interno del corso di Corporate Strategy del China MIM, il programma double degree MSc in International Management erogato congiuntamente dalla Bocconi e dalla Fudan School of Management. Il Challenge ha visto la partecipazione di 25 studenti Bocconi e 12 della Fudan in squadre miste che sono state divise in sezioni di mercato Retail e Wholesale e che, con l'aiuto iniziale di due General Manager di Luxottica basati in Cina, hanno dovuto ideare e presentare un report sul posizionamento dei marchi e dei prodotti Luxottica in Cina.
La Challenge è una delle attività legate alla Luxottica Chair in Chinese Market and Business Development, creata nel 2019, parte della partnership strategica tra Bocconi e Luxottica.
"Per gli studenti è stata un'occasione per immergersi nei temi e nelle sfide reali di un'azienda, non solo in quello che insegniamo loro in aula", spiega Fabrizio Perretti, titolare della cattedra Luxottica e direttore del China MIM. "Dopo aver ricevuto alcuni elementi e indicazioni iniziali dai manager di Luxottica, si sono buttati a capofitto e hanno toccato con mano i problemi e le difficoltà di elaborare una strategia, approfondendo aspetti che vanno dalla strategia di pricing a quella dei social media".
"Questo progetto mi ha permesso di mettere in pratica ciò che ho imparato in aula nel contesto di un'azienda reale. E grazie ai manager di Luxottica ho capito meglio le scelte e i principi che stanno dietro a una grande multinazionale", dice Francesca Boretti, parte del team vincitore della sezione Wholesale della Challenge. "Il lavoro del mio team si è basato su interazioni con negozi fisici e online, oltre che su un sondaggio tra i consumatori cinesi, che ci ha permesso di capire meglio le loro preferenze e le differenze tra il mercato cinese e quello italiano. È stata chiara l'importanza di rivolgersi a specifici segmenti di mercato e di differenziare l'offerta in base alle diverse preferenze dei consumatori, con particolare attenzione alla loro percezione dei vari brand. E questo progetto ha rappresentato una vera e propria esperienza di team building, anche con persone provenienti da un contesto totalmente diverso dal mio".