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Quest'acquisizione s'ha da fare

, di Davide Ripamonti
Gli studenti del corso di International Finance si sono sfidati in una combattuta competition. Al centro della contesa l'acquisizione di GrandVision da parte di Luxottica

Presentare al board l'acquisto di un nuovo marchio, GrandVision, in modo convincente elencando i pregi e i vantaggi di questa operazione. Ed essere pronti ed esaustivi nel rispondere alle domande e alle obiezioni che certamente qualche consigliere d'amministrazione porrà. Questo il delicato compito che gli studenti del corso di International Finance, diretto da Stefano Caselli, hanno dovuto affrontare nell'ambito della challenge EssilorLuxottica, una delle attività previste tra quelle della EssilorLuxottica Professorship in Leadership diretta da Massimo Magni. Circa 130 gli studenti coinvolti, suddivisi in squadre e supportati dai docenti Stefano Caselli, Leonardo Etro, Gimede Gigante e Marta Zava, che si sono dati battaglia nella competition il cui atto finale, martedì 6 febbraio, ha visto confrontarsi i primi tre team classificati dopo una selezione da parte della giuria mista EssilorLuxottica-Bocconi, che, alla fine delle presentazioni, ha decretato il team vincitore, composto da Giulia Argento, Philip Timothy Harry Urbano Lagus Andersson Bettencourt, Tommaso Casavecchi, Alessandro Gisco, Alberto Santel, Chloe Marie Marguerite Semeria-Soucail, Luciano Spinelli e Sofia Timpani.

"Eravamo già abituati a misurarci in competition", racconta Alberto Santel, studente iscritto al primo anno del Cems, in rappresentanza del team vincitore, "ma questa aveva una particolarità rispetto alle altre, e cioè che ci siamo trovati di fronte a un caso reale, un'acquisizione avvenuta realmente pochi anni fa. E questo è un aspetto che ha condizionato la nostra strategia e, credo, anche quelle degli altri team". Il compito, come detto prima, era illustrare al management di EssilorLuxottica le motivazioni a favore dell'acquisizione di GrandVision e quelle contrarie, spiegando come superare quest'ultime. Il tutto attraverso un'analisi del mercato e dei competitor, oltre che dei potenziali rischi. "Abbiamo lavorato bene, portando ognuno il proprio contributo e condividendo tutte le decisioni", prosegue Alberto Santel. "La cosa però che trovo più formativa in questo tipo di lavori è quando si verificano divergenze di opinioni su come procedere. Confrontarsi e trovare un punto d'incontro è un anticipo di quello che dovremo affrontare ogni giorno nel mondo del lavoro".

"Siamo lieti che ci sia stata data, ancora una volta, l'opportunità di collaborare con l'Università Bocconi", dice Luca Barbieri, M&A Director di EssilorLuxottica. "Riteniamo che la challenge sia uno strumento efficace per consentire agli studenti di misurarsi con un compito di alto profilo, non solo applicando le conoscenze accademiche acquisite durante il corso di finanza, ma anche sfruttando il loro fiuto per gli affari, la loro creatività e le loro capacità di presentazione. La qualità e il contenuto delle presentazioni che abbiamo esaminato sono stati notevoli, al di là delle nostre aspettative vista la complessità dell'argomento in questione. Questo dimostra che gli studenti hanno affrontato la challenge con il massimo impegno e un genuino interesse per l'affare da valutare".