Studenti a bordo, quattro progetti per migliorare il servizio al cliente con la tecnologia sulle navi da crociera
Una nave immensa, nuovissima, estremamente innovativa che, per funzionare al meglio, ha bisogno anche di tecnologia, tanta e sofisticata. Questo il "campo gara" su cui si stanno misurando 25 studenti in un progetto didattico nell'ambito del corso di IT Consulting diretto da Ferdinando Pennarola e frequentato da studenti dei Master of Science e di giurisprudenza, suddivisi in quattro squadre, chiamati a capire come, attraverso le tecnologie informatiche e della rete di Hewlett Packard Enterprise, si possa, a bordo delle navi Msc Cruises: 1) migliorare i processi di imbarco e sbarco dei passeggeri, 2) migliorare i processi logistici nella gestione di cibi e bevande tra il magazzino centrale della nave e i bar e ristoranti a bordo, 3) processare i big data raccolti a bordo della nave per offrire ai passeggeri nuovi servizi, anche utilizzando l'intelligenza artificiale, 4) arricchire la piattaforma di servizi digitali oggi presente sulla piattaforma cross canale MSC for Me a disposizione di tutti i passeggeri.
"Da alcuni anni svolgiamo progetti con aziende vere, a differenza di quanto si faceva una volta, in particolare da cinque edizioni lavoriamo con Hpe", spiega Pennarola, "che quest'anno ha deciso di coinvolgere anche un suo importante cliente, MSC Cruises, la compagnia di crociera a capitale privato più grande del mondo e leader del mercato in Europa e Sud America. Grazie al sostegno di tutor sia di Hpe sia di MSC Cruises (dove è stato coinvolto il Team di Corporate Business Innovation guidato da Luca Pronzati), i ragazzi devono studiare soluzioni per i compiti loro assegnati e quindi presentare le conclusioni in un evento, il 6 maggio, alla presenza del management delle aziende".
Per avere una visione più chiara del compito con cui devono misurarsi, gli studenti hanno visitato domenica 24 marzo, a Genova, l'ultima nata della flotta, la Msc Bellissima: "Una nave che ospita 5 mila passeggeri e 2 mila persone di equipaggio perennemente in movimento, in cui tutto è gestito con le più sofisticate tecnologie", continua Pennarola, "basti pensare che i passeggeri vengono dotati di un braccialetto che consente loro di usufruire di una serie di servizi digitali. A bordo c'è un vero e proprio IT Data Center che ha la funzione di elaborare l'enorme mole di dati sul comportamento digitale dei clienti e di tutto quello che accade sulla nave". L'esperienza sul campo, con clienti veri, unita alla possibilità di lavorare in gruppo, è il valore aggiunto di un progetto come questo, secondo Claudia Centola, 22 anni, di Potenza, iscritta al corso di laurea in Economics and management of innovation and technology e impegnata nel progetto sull'intelligenza artificiale: "Nel corso ci sono studenti con background di ingegneria e di informatica, non solo di management, e questo ha permesso di unire le competenze per raggiungere l'obiettivo finale. La visita a bordo della nave è stata fondamentale, perché si tratta di un'imbarcazione totalmente diversa da quelle su cui mi era capitato di viaggiare in passato, con servizi tecnologici avanzatissimi e che noi, con l'aiuto dei tutor, abbiamo il compito rendere ancora più efficienti. Hpe ci dice se quello che abbiamo in mente si può fare e poi noi dobbiamo trovare le giuste soluzioni".