Nei panni di un brand manager
Confrontarsi con grandi aziende come Rai e Parmalat e sviluppare, per loro e con loro, strategie di marca è stata una stimolante opportunità per gli studenti del corso di Brand management del corso della laurea specialistica in Marketing management. Maria Carmela Ostillio, responsabile del corso, a seguito della premiazione dei migliori progetti, svoltasi alla presenza dei manager delle due aziende che hanno seguito i ragazzi durante tutte le fasi del contest, ha espresso la sua felicità: "Per i ragazzi la realizzazione di questo tipo di progetti significa poter applicare quanto appreso non solo durante il corso, ma anche durante questo primo anno. Lasciamo loro ampia libertà nella scelta di metodi di analisi e strumenti manageriali da applicare, purché venga fatto con metodo e rigore", dice. "È sempre più difficile misurarsi con un mondo che viaggia alla velocità della luce. Prepararli ad affrontare con impegno, velocità e spirito imprenditoriale le decisioni è ciò che chiediamo loro e ci rispondono sempre con grande entusiasmo".
Nel caso di Parmalat il gruppo vincitore ha lavorato per il rafforzamento e la costruzione di un approccio del brand alla sostenibilità. "Con il mio gruppo abbiamo pensato prima a soluzioni nel breve termine, sfruttando elementi già parte del Dna di Parmalat, come il personaggio del professor Strampalat, che abbiamo pensato di far stampare sui prodotti associandolo a vignette riportanti semplici pillole sulla sostenibilità indirizzate al target dei bambini, che potrebbero leggerle nel momento della colazione", spiega Elisa Rodino, studentessa e portavoce del suo gruppo composto da Clarissa Albanesi, Marta Arenghi, Olga Cinotti, Giulia Marchesi, Emma Paradisi, Andrea Parini, Nicoletta Patarnello, Federico Zangrandi. "Abbiamo poi pensato, per il lungo termine, di proporre la trasformazione di Parmalat in una BCorp, un nuovo modello di impresa che ha, oltre allo scopo di fare profitto, anche quello di generare un impatto sociale e ambientale positivo su tutti i suoi stakeholder".
Il compito dei team degli studenti vincitori del contest sul brand Rai è stato invece quello di sviluppare il brand audit, cioè un'analisi del posizionamento di mercato in termini di percezione che i consumatori possiedono del brand. "Abbiamo realizzato una segmentazione di tipo comportamentale, ossia basata sulle diverse preferenze e abitudini degli spettatori, questo ci ha consentito di focalizzarci su tre cluster fondamentali per Rai", dice Alessio Benedetti, membro del suo gruppo con Sofia Bianchini, Gaetano Giovannoli, Elisa Mainetti, Francesco Nascimbeni, Francesco Pausilli, Ciro Petrone, Emanuela Politelli, Francesco Righi e Serena Sgrò. "Lavorare in un team così grande, composto da 10 studenti – capita più spesso di lavorare in gruppi da 5 o 6 – è stato decisamente positivo, poiché abbiamo avuto modo di approfondire e mettere in campo più idee e competenze".