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L'Italia e' ancora considerata poco accogliente verso i turisti LGBTQ+

, di Andrea Costa
Marianna di Salle ha presentato i risultati di una ricerca alla convention mondiale del turismo LGBTQ+ che si e' tenuta a Milano

L'Italia è una delle destinazioni turistiche più desiderate anche dalla comunità LGBTQ+ ma sconta ancora una percezione non particolarmente positiva per quanto riguarda l'accoglienza verso i turisti di questa comunità. Questo è uno dei risultati di una ricerca curata da Marianna di Salle (coordinatrice del MET, Master in Economia del Turismo) e Magda Antonioli (Senior Professor del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) e presentata nell'ambito della convention mondiale del turismo LGBTQ+, organizzata quest'anno a Milano dalla IGLTA, un'organizzazione che promuove il turismo inclusivo a livello globale.

La ricerca, realizzata in collaborazione con AITGL – Associazione Italiana del Turismo LGBTQ+, è stata condotta online su 968 soggetti prevalentemente residenti in Nord America e in Europa. Come ci si poteva forse attendere, tra le destinazioni (città o Paesi) nominate spontaneamente come "da visitare almeno una volta nella vita", l'Italia è al quarto posto assoluto seguita da Roma al quinto. Tuttavia, quando è stato domandato un giudizio sul livello di apertura e di accoglienza verso la comunità LGBTQ+ in 8 diverse destinazioni europee, l'Italia è purtroppo risultata la meno aperta, alle spalle anche di Spagna e Portogallo e a pari merito con la Grecia. Il giudizio è però meno severo tra coloro che hanno effettivamente visitato l'Italia, il che lascia intendere che esista un pregiudizio sul Paese come poco inclusivo mentre la realtà si rivela più accogliente.

La presentazione della ricerca non è stato l'unico momento di partecipazione della Bocconi a questa convention. Oltre a questo, il MET è stato coinvolto in una sessione di approfondimento tenutasi nella sede di Google Italia sullo sviluppo del turismo LGBTQ+ dove non è ancora presente. In più, alcuni studenti del MET e del Major in Turismo di ACME sono stati selezionati per un programma di fellowship che ha consentito loro di partecipare alla convention e agli eventi di networking, affiancati da mentor di alto profilo.