Contatti
Ricerca Diritto

L'esperienza della pandemia, tra regole e diseguaglianza

, di Camillo Papini
A meta' tra il racconto personale e la riflessione giuridica, un articolo di Lorenzo Gasbarri racconta l'esperienza del Covid tra Italia e Guatemala

Formazione giuridica ed esperienze di vita in prima persona si fondono nell'articolo scritto da Lorenzo Gasbarri, dal titolo The thin line between farce and tragedy: my Covid story between Italy and Guatemala. L'intenzione è guardarsi indietro per rivedere, una dietro l'altra, tutte le fasi attraversate durante la pandemia e, soprattutto, per osservare per la prima volta dall'interno come hanno vissuto e gestito la pandemia altri paesi nel mondo, spesso partendo da posizione svantaggiate. In Guatemala, per esempio, dove l'assegnista di ricerca e professore a contratto di diritto internazionale pubblico all'Università Bocconi ha soggiornato per diversi mesi, alternando lunghi periodi in Italia. Ne è nato così un resoconto che fa parte di un simposio dell'International Journal of Constitutional Law, promotore di una call for paper per riunire scritti dal taglio non solo giuridico ma anche personale, con un'attenzione particolare al rapporto pandemia-diseguaglianze. Dalla sua esperienza nel paese centro-americano, non a caso, Gasbarri coglie in primis come «le narrazioni, che vedono nella pandemia il primo evento globale capace di riunire tutti i popoli del mondo, sembrino altamente inverosimili».

Lockdown, interruzioni delle lezioni scolastiche, proteste di piazza e anche tumulti nelle prigioni sono state conseguenze comuni per Italia e Guatemala, senza dimenticare le strategie dei rispettivi governi non sempre coerenti all'apparenza. Ma tutti questi nodi sono emersi per motivazioni differenti, nel caso centroamericano esasperando soprattutto condizioni di disagio sociale pregresso. «Semmai, per guardare proattivamente al futuro e al contrasto di possibili nuove crisi sanitarie, vanno affrontati dei punti legali rimasti in sospeso nel diritto internazionale», rilancia Gasbarri. «Penso alla necessità di avere regolamenti sanitari internazionali aggiornati e potenziati con maggiori obblighi e sanzioni per i singoli Stati, incentivandoli a dichiarare tempestivamente la comparsa di nuovi virus». Inoltre, a giudizio dell'assegnista di ricerca e professore a contratto di diritto internazionale pubblico, va analizzata l'efficacia dell'ipotesi di completare e rafforzare i regolamenti sanitari per mezzo di un Trattato sulle pandemie, negoziato in sede Oms. «Complessivamente, si tratta di trovare un delicato equilibrio nell'adozione delle misure anti-contagio», conclude Gasbarri. «Infatti, ogni volta che uno Stato assume provvedimenti più onerosi di quelli indicati dall'Organizzazione mondiale della sanità, si creano ripercussioni a livello globale, tra l'altro nell'ambito del commercio, che risultano molto pesanti per i paesi più deboli». Così, il risultato finale è l'inasprimento ulteriore di diseguaglianze già esistenti.