Le professioni del futuro? Creative, tecnologiche e, soprattutto, sostenibili
Immaginiamoci dei distretti nei quali, perfettamente integrandosi, i lavori del futuro siano un mix di creatività, innovazione e sostenibilità. Un compito arduo e allo stesso tempo stimolante quello affidato ai 70 studenti dell'Executive Master in Finance di SDA Bocconi School of Management e a 100 talenti selezionati tra tutti i corsi di laurea della Scuola Graduate dell'Università, che hanno partecipato, suddivisi in 21 gruppi, alla Mind Inno Competition di Mind Milano Innovation District, il distretto dell'innovazione, derivato dalla trasformazione dell'area Arexpo, che ha ospitato l'Expo del 2015. Mind rappresenta una formula innovativa di partenariato pubblico-privato nella quale c'è grande spazio anche per scuole e università, alle quali, sotto l'egida di Mind Education, sono stati affidati numerosi progetti che gli studenti dovevano sviluppare . "Alla Bocconi sono stati affidati 'I lavori del futuro'", dice Andrea Beltratti, Academic Director dell'EMF, "in considerazione anche del fatto che l'Università e la SDA rivolgono una costante attenzione agli impatti di corporate e financial institutions su innovazione, sostenibilità e professioni". E proprio sulle professioni del futuro si sono concentrati i lavori di gruppo degli studenti nell'intenso weekend del 27 e 28 giugno, che ha costituito la fase 2 del progetto, quando gli studenti, in un'alternanza di interventi di importanti ospiti del mondo accademico e delle professioni (tra gli altri, il rettore Gianmario Verona, Tito Boeri, Antonella Carù, Giuseppe Soda, il ceo di Illimity Corrado Passera, il ceo di Arexpo Igor De Biasio, l'Executive Advisor di Mind Stefano Minini, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran), hanno potuto lavorare in box virtuali al compito loro assegnato mettendo in pratica quanto appreso nella fase 1, cioè "gli 11 seminari tenuti da docenti Bocconi che sono serviti per fornire tutti gli ingredienti per prepararsi alla seconda fase", dice Alessia Bezzecchi, Program Director dell'EMF.
"Io e il mio team abbiamo lavorato immaginando quale sarà, nel futuro, la catena del valore della Bracco Farmaceutica e di quali nuove figure lavorative, che al momento non esistono, avrà bisogno", racconta Michela Rubini, laureata in Economia all'Università di Parma e iscritta all'EMF della SDA. "E' un progetto davvero stimolante fin dall'inizio, con gli interventi dei docenti Bocconi che ci hanno aperto nuovi mondi, ci hanno fatto capire quali sono le nuove esigenze del mercato mondiale, quali le sfide anche alla luce dei profondi processi di innovazione in atto. Mi ero iscritta al Master essenzialmente per avere una preparazione tecnica, ma questo progetto mi sta dando molto di più", continua la studentessa. "Interessante anche la formula che affianca studenti Master e studenti della laurea magistrale, noi con le nostre competenze pratiche, loro ancora freschi di teoria accademica. Un mix stimolante".
Per Enrico Marchini, iscritto al biennio Emit, appassionato di tecnologia, "si è trattato di una vera esperienza a 360°, che ha unito attività teorica con gli interventi e le discussioni con docenti e top manager. Il mio gruppo si occupa di Mitsubishi Electronics, ne abbiamo analizzato la struttura organizzativa attuale e abbiamo provato a immaginare come sarà in futuro anche in ottica Mind. Lavorare con studenti del Master mi ha arricchito molto".
Adesso è iniziata ufficialmente la fase 3, l'ultima del percorso. I vari gruppi avranno l'opportunità di incontrarsi, individualmente, con i ceo delle aziende coinvolte per capire al meglio le loro esigenze. Entro il 3 settembre dovranno consegnare gli elaborati definitivi. Il 18 settembre premiazione alla presenza dei ceo delle varie aziende. Se in presenza o da remoto, si vedrà.