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Didattica

La voce dei talenti

, di Davide Ripamonti
Cosi' le risorse umane diventano un business game, in collaborazione con L'Ore'al Italia, per parlare di employer branding

Realizzare un podcast e una strategia per sbarcare (o perché non farlo) su Clubhouse. Questa la sfida lanciata a 50 studenti della laurea specialistica in Management che hanno scelto il percorso in Organizzazione e gestione delle risorse umane. Obiettivo: lanciare la presenza di L'Oréal Italy come employer. "Il contest è partito a febbraio e si è concluso lo scorso 22 aprile con la proclamazione del team vincitore", spiega la responsabile del corso, Silvia Bagdadli, docente di organizzazione aziendale alla Bocconi, "e si è dipanato attraverso quattro incontri che hanno coinvolto anche i manager dell'azienda".

In ogni incontro i manager presenti hanno illustrato un particolare aspetto del proprio lavoro e a seguire i ragazzi hanno dovuto svolgere un lavoro su quanto appena appreso. "Nel primo appuntamento, alla presenza di Enrico del Bolgia, Hr Director della Divisione consumer products, si è parlato del cambiamento strategico organizzativo della funzione marketing e dei nuovi ruoli del marketing 3.0", continua Bagdadli, "nel secondo, con Antonio Franceschini, Plant Hr Director, della politica retributiva dei nuovi ruoli del marketing 3.0, nel terzo, Stefanie Messner e Mathis Haccoun, rispettivamente Talent acquisition director e Talent acquisition manager, hanno parlato della strategia di Talent acquisition dell'azienda. Nel quarto e ultimo incontro, infine, presenti ancora Mathis Haccoun e Giuseppe Pappalardo, Talent acquisition manager, i ragazzi hanno presentato i propri lavori e la giuria ha premiato i vincitori".

Ovvero il team costituito da Luca Carlomagno, Benedetta Mayer, Chiara Bergonzi e Giulia Gatti che hanno vinto la sfida puntando proprio su Clubhouse. "Volevamo stabilire un rapporto più diretto con gli stakeholder, facendo leva proprio sul nuovo social audio only come nuovo canale strategico per valorizzare il brand L'Oréal e per sviluppare nuove iniziative di employer branding", spiega Luca. "Ed è soprattutto questa parte del nostro lavoro a essere piaciuta alla giuria. Clubhouse è un social che si presta molto, perché favorisce l'interazione tra le persone che possono dialogare tra loro, riportando la centralità sulla voce". Ma l'importanza di questo business game va oltre la soddisfazione per la vittoria: "In un percorso universitario questi momenti sono fondamentali per arricchire il bagaglio degli studenti", dice ancora Luca Carlomagno, "il rapporto diretto con le aziende è una grande fonte di conoscenza per noi". Una conferma di questo arriva da Silvia Bagdadli: "Questa esperienza equivale ad aver davvero lavorato in azienda", dice la docente, "perché il numero ristretto di studenti coinvolti e la costante presenza del management di L'Oréal hanno consentito di lavorare in modo proficuo nonostante le difficoltà che tutti abbiamo dovuto affrontare".

Per i primi classificati il premio sarà: interview shadowing con il Talent acquisition team, nei panni di un vero recruiter, con veri candidati.

Per il gruppo secondo classificato (Vanessa Ciocca, Ilaria Falco e Chiara Hillebrand): pranzo con il direttore Risorse umane di L'Oréal Italia

Per i due gruppi terzi classificati (Giacomo Barsottelli, Alessandra Cavalli, Alessio Giovannelli, Maddalena Lamperti e Alessandra Chicco, Chiara Dutto, Andrea Picchi, Camilla Rinaldi), a pari merito: invito flexday a novembre, una giornata di apprendimento con i dipendenti di L'Oréal Italia.