Un ponte tra universita' e mondo del lavoro
Tutti i giorni, salendo sulla metropolitana o varcando la soglia di un ufficio postale, "entriamo" in un'azienda, anche se il più delle volte lo facciamo inconsapevolmente. In questo caso si tratta di visite al front office di aziende aperte al pubblico, non abbiamo quasi mai la possibilità di visitare quello che c'è dietro, i luoghi dove si produce e si prendono le decisioni. In quest'ottica, nel corso di laurea triennale in Economia aziendale e management diretto da Carlo Salvato, è giunto alla sua terza edizione il programma "Vivi l'impresa", nato, come spiega lo stesso Salvato, "da un'idea mia in collaborazione con la rappresentanza studentesca Obiettivo studenti".
Il programma, che si svolge tra febbraio e aprile, e che quest'anno prenderà il via il 22 febbraio con Rete Ferroviaria Italiana, è partito il primo anno un po' in sordina, con sole tre visite in azienda, ma adesso il calendario è molto più fitto. "Lavoriamo su due binari", racconta Salvato, "da un lato ospitiamo in Università alcuni imprenditori che portano la loro testimonianza, dall'altro effettuiamo vere e proprie visite in azienda. Ovviamente, considerando che stiamo parlando di 500-1.000 studenti, ogni studente effettua in genere una sola visita, mentre il numero di studenti ammessi a ogni visita varia in base alle capacità logistiche dell'azienda stessa". Il programma si svolge nel secondo semestre perché segue il corso di economia aziendale che si tiene nel primo e che serve a dare una base teorica. "Gli studenti fino a inizio università non sanno niente delle aziende, poi in Bocconi si trovano improvvisamente a parlarne", continua il direttore del corso, "lo scopo di queste visite è proprio quello di dare loro una base concreta e strutturata di quello che stanno studiando".
La visita, che di solito dura almeno mezza giornata, prevede in genere un welcome coffee, l'incontro con i dirigenti che presentano l'azienda e quindi la visita vera e propria. Ma in realtà, per i ragazzi e i docenti accompagnatori, la giornata comincia prima e termina dopo. "Sul pullman nel viaggio d'andata i ragazzi si confrontano su quelle che sono le loro aspettative", spiega ancora Salvato, "mentre al ritorno si commenta quanto si è visto". "L'importanza di questo programma", conclude il direttore, "è che finalmente gli studenti vedono da vicino una realtà nella quale potranno collocarsi, è come costruire un ponte tra università e mondo del lavoro". "La cosa più importante che ho imparato quando ho visitato la Molteni Mobili", racconta Eduardo Zampogna, studente di Reggio Calabria iscritto al secondo anno del Cleam, "è che osando e sperimentando si possono ottenere grandi risultati. Se si possiedono passione e capacità di innovare, anche per quanto riguarda le strategie di marketing, nessun traguardo è precluso".
Una realtà completamente diversa, più grande e per certi versi più tradizionale, è quella che ha potuto verificare in prima persona Helena Senatore, milanese, studentessa al secondo anno di Management: "Abbiamo visitato la sede principale di Unicredit a Milano. Con il mio retaggio di liceale mi immaginavo una grande banca come un ambiente spersonalizzato, una serie di uffici nei quali la gente lavorava senza sosta e senza particolari relazioni personali. Invece", prosegue la studentessa, "ho potuto apprezzare un ambiente vivace, abbiamo assistito alla presentazione dei vari reparti a opera dei manager della banca e, durante la pausa pranzo, abbiamo conversato con i dipendenti dei vari settori sugli aspetti del loro lavoro, e proprio questo è stato l'aspetto più formativo della visita".