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Le policy ambiziose degli studenti CIVICA per il futuro dell'Europa

, di Tomaso Eridani
Tre team trasversali dell'alleanza CIVICA sono stati premiati in Bocconi dalla Fondazione Boroli per i loro progetti conclusivi del corso multicampus ‘The Future of Europe’

La quarta edizione del corso multicampus ‘The Future of Europe’ ha stimolato un vivace scambio di idee tra studenti e docenti dell’alleanza CIVICA, affrontando alcune delle sfide più urgenti per l’Europa. Questo dibattito dinamico si è concluso con tre progetti vincitori, nei quali gli studenti hanno avanzato proposte di policy concrete.

Iniziativa di punta di CIVICA, il corso, coordinato dal professor Carlo Altomonte dell’Università Bocconi, è stato co-progettato e co-insegnato da docenti delle università partner dell’alleanza. Svolto simultaneamente nei campus di CIVICA nel semestre autunnale 2024, il programma ha combinato lezioni online in diretta con attività locali. Circa 150 studenti master da sei università dell’alleanza hanno esplorato il policymaking dell’UE in quattro aree critiche: globalizzazione, democrazia, ambiente e trasformazione digitale.

Come parte della loro valutazione finale, gli studenti hanno lavorato in 33 team - ciascuno composto da membri di almeno tre università - per sviluppare proposte di policy in risposta a sfide concrete dell’Unione Europea. Guidati da docenti supervisori, i gruppi hanno elaborato soluzioni dettagliate, applicando le loro conoscenze a questioni di policy attuali.

"È rassicurante vedere che, anche in un momento così complesso per l’UE, i nostri studenti in tutto il continente dimostrano un interesse così alto per le tematiche europee, con un numero record di partecipanti a questa edizione del corso multicampus, e lavori di grande qualità nei loro progetti", ha dichiarato Altomonte.

Il 4 marzo, i tre migliori progetti di policy brief sono stati premiati con un riconoscimento finanziato dalla Fondazione Achille e Giulia Boroli, che sostiene una Chair in European Studies presso l’Università Bocconi. La cerimonia si è svolta durante la Bocconi-Boroli Lecture a Milano, con ospite Arancha Gonzalez, Dean della Paris School of International Affairs (PSIA) di Sciences Po ed ex Ministro degli Affari Esteri della Spagna.

"È stato fantastico lavorare con altri studenti da tutta Europa, ottenendo nuove prospettive e idee. Anche il contributo di professori con background diversi ha arricchito il nostro percorso. È proprio questa diversità che arricchisce l’UE", afferma Florian Bochert dell’Hertie School, membro del team vincitore con il progetto Beyond the EPC: Gradual Integration and Consistent Oversight for an Enlarged Union. "Abbiamo studiato come migliorare il processo di allargamento dell’UE – non solo affinché i nuovi membri siano pronti, ma anche perché l’UE stessa lo sia."

"La collaborazione tra università e discipline diverse ha garantito un ampio ventaglio di contributi: è stata un’esperienza arricchente", dice Celeste Del Vecchio di Sciences Po, membro del team vincitore con il progetto Strategies for a Water-Resilient Clean Industrial Deal: A Policy Blueprint. "La questione dell’acqua è cruciale per la politica industriale e la competitività. Abbiamo analizzato come il Clean Industrial Deal potrebbe essere migliorato per garantire anche la resilienza ambientale."

"Al momento c’è molta disinformazione e polarizzazione nel dibattito politico, quindi abbiamo proposto una policy per affrontare questo problema con uno strumento specifico per certificare fonti affidabili", spiega Davide Bello, studente della Bocconi e membro del team vincitore con il progetto Building Trust, Curbing Lies: A Digital Badge to Political Misinformation. "Questa esperienza mi ha fatto sentire un vero cittadino europeo, che non va dato per scontato. Mi ha fatto sentire parte di una comunità e vedere come possiamo essere coinvolti nel trovare soluzioni ai problemi dell’Europa - mi ha dato speranza."