Manager e imprenditore, purche' internazionale
"La principale finalità del corso di laurea magistrale in International management", spiega il direttore Massimo Magni, professore associato presso il Dipartimento di management & tecnologia dell'Università Bocconi, "è quella di fornire agli studenti una preparazione ampia, affinché abbiano la capacità di comprendere le diversità in un mondo globalizzato e internazionale". Un mondo che abbatte confini e che richiede, a chi ambisca a una carriera manageriale di alto profilo, una forte predisposizione a lavorare in contesti internazionali anche subito al termine del percorso universitario. "Il 40% dei nostri studenti, che sono in egual misura maschi e femmine, hanno conseguito la laurea triennale all'estero", continua Magni, "mentre il 50% dei laureati, che per il 98% trovano lavoro entro un anno, trova una prima occupazione proprio al di fuori dell'Italia".
I settori in cui più facilmente i laureati del Master of Science in International management trovano occupazione sono quelli tradizionali della consulenza e della finanza, ma una tendenza più recente va affermandosi con sempre maggior forza: "Molti vogliono fare gli imprenditori", continua Magni, "non tanto nel senso di continuare l'attività imprenditoriale ereditata da altri, ma in quello di avviare una propria impresa. Alcuni sono già startupper prima di laurearsi".
Il corso di laurea in International management ha certamente molti concorrenti in altre università, europee ma non solo. Quali sono le peculiarità di quello della Bocconi? "Adottiamo un approccio fortemente pratico, con il ricorso a tantissimi casi reali e a simulazioni durante le quali gli studenti devono prendere decisioni di marketing, di strategia, di supply chain", continua il direttore, "e questo aspetto è molto apprezzato dai ragazzi. Così come la nostra stretta relazione con gli employer".
Un'altra caratteristica fondamentale per un corso di laurea è che sia sempre aggiornato, pronto a introdurre nel proprio programma le novità che dovessero rendersi necessarie. E' così anche per il Master of Science in International management? "Certamente", risponde Magni, "in particolare quello su cui spingiamo molto in questo momento è la dimensione di analitycs, perché vogliamo che i nostri studenti abbiamo la capacità di comprendere ed elaborare l'enorme quantità di dati che le aziende si trovano sempre più a dover gestire. Un aspetto già in divenire e che la pandemia ha contribuito ad accelerare".