Contatti
Università

Due bocconiani tra i 25 Alfieri del lavoro

, di Davide Ripamonti
Rahela Pashaj e Leonardo Novarini, rispettivamente iscritti al Bief e al Cleam, premiati dal Presidente Sergio Mattarella per i loro risultati scolastici

Un momento che non dimenticheranno mai, qualsiasi saranno gli obiettivi professionali, certamente altissimi, che raggiungeranno. Rahela Pashaj e Leonardo Novarini, iscritti in Bocconi al primo anno rispettivamente di International economics and finance e di Economia aziendale e management, sono tra i 25 nuovi "Alfieri del lavoro" premiati ogni anno come migliori studenti d'Italia in una suggestiva cerimonia al Palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il loro percorso scolastico. Un riconoscimento istituito agli inizi degli anni '60 dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro e conferito a ragazzi la cui media voto oscilla, negli ultimi quattro anni, tra il 9 e il 10 e il cui voto alla Maturità è il massimo con lode.

"E' un'occasione concessa a pochissimi giovani, un'esperienza che resterà per sempre nel mio curriculum", dice Rahela, nata in Albania, trasferitasi a Taranto all'età di 11 anni, la media del 10 come tratto distintivo dalle elementari all'ultimo anno di liceo. "Il momento più emozionante è quando il Presidente ti premia, ma sono stati tre giorni davvero intensi", racconta. "Ho saputo di questa mia nomina quando avevo appena cominciato l'Università". Rahela, che avrebbe potuto fare con successo qualunque cosa e che nel tempo libero ama l'arte e suona la chitarra, ha scelto la Bocconi, e il Bief, per un motivo ben preciso: "La sua internazionalità e le molte opportunità che offre una volta terminati gli studi. Un caso unico in Italia. Da sempre ho una forte passione per il mondo dell'economia e della finanza, in futuro mi piacerebbe lavorare nell'investment banking ma ovviamente durante questi anni avrò modo di consolidare le mie certezze o di aprirmi altre strade. Quella della finanza è l'aria che respiro da sempre visto che mia mamma lavora in questo settore in ambito Nato".

"Quando viene annunciato il tuo nome, ti alzi e vai dal Presidente che ti sta aspettando provi un'emozione fortissima", spiega il veronese Leonardo Novarini, iscrittosi al Cleam dopo aver pensato anche a Ingegneria, vista la sua passione per le materie scientifiche, e una media negli ultimi quattro anni di 9,96, "a causa" di un 9 intervallato chissà come a una lunga lista di 10. "Il mio sogno è aprire una startup in ambito sportivo, ma il corso che ho scelto mi apre tantissime opportunità. La Bocconi poi è davvero organizzata, ogni studente seguito passo passo". Lo sport non è solo un possibile sbocco professionale, Leonardo è tuttora un giocatore di golf di livello agonistico. "Gioco da quando ero bambino, ho disputato e disputo tuttora competizioni nazionali e internazionali, e sono entrato nella squadra Bocconi. Mi alleno un po' meno da quando ho iniziato l'Università, ma intendo continuare. Se hai passione puoi fare tutto".