Contatti

Con il reclutamento internazionale la Bocconi e' piu' ricca

, di Fabio Todesco
Negli ultimi due anni 27 studiosi con esperienza internazionale sono entrati nel corpo docente Bocconi, consentendo all'Università di essere più competitiva nel mercato globale della formazione

Uno psicologo del marketing dalla University of Warwick, l'ex direttore del Life Course Center alla University of Minnesota, un microeconomista dalla Kellogg School of Management, uno specialista di management della tecnologia e dell'innovazione dalla Copenhagen Business School, e un professore dalla Universidad Carlos III de Madrid, insieme a un gruppo di freschi PhD da London School of Economics, Rotman School of Management, Boston College, Tilburg University e Fuqua School of Business e un giovane ricercatore da Banca d'Italia rappresentano solo gli ultimi risultati della campagna di reclutamento internazionale dell'Università Bocconi.

Il reclutamento internazionale è una delle pietre angolari della strategia di internazionalizzazione del rettorato Tabellini e ha portato alla Bocconi, negli ultimi due anni accademici, almeno 27 studiosi.

"Nel nuovo mercato globalizzato della formazione", afferma Tabellini, "individuare e attrarre i talenti migliori è compito fondamentale di una research university. Nel nostro settore l'eccellenza ha rendimenti non lineari e la contaminazione incrociata degli ultimi anni con il resto del mondo ha messo la Bocconi al centro del palcoscenico della ricerca di primo livello. Ora i nostri studiosi pubblicano con regolarità sulle migliori riviste, i nostri PhD sono apprezzati e vanno a fare ricerca nelle istituzioni più prestigiose; noi non cediamo alla tentazione di trattenerli fin da subito, ma li spingiamo a cercare lavoro all'estero".

Reclutamento internazionale non significa assumere accademici stranieri, ma accademici di ogni nazionalità che abbiano fatto preziose esperienze internazionali. Il corpo docente Bocconi si è così arricchito negli ultimi due anni grazie un mix bilanciato di italiani e stranieri, figure senior e neodottorati, che hanno rafforzato tutti gli otto dipartimenti della Bocconi.

"Il cambiamento chiave per il successo della campagna internazionale è stato il passaggio dal modello retributivo italiano basato sull'anzianità a un modello Bocconi basato sul merito", spiega Tabellini. "Quando si può offrire un ambiente scientifico vivace e internazionale e un pacchetto retributivo competitivo e si può ridurre la burocrazia al minimo, l'Italia torna ad essere attrattiva".

Nell'anno accademico 2010-2011 i nuovi arrivi sono stati: Massimo Guidolin, professore ordinario al Dipartimento di Finanza, da Manchester Business School; Nicola Pavoni, professore ordinario al Dipartimento di Economia, da University College London; Carmelo Cennamo, assistant professor al Dipartimento di Management e Tecnologia, da IE University; Simone Cerreia-Vioglio, assistant professor al Dipartimento di Scienze delle Decisioni, da Columbia University; Daniela Kolusheva, assistant professor al Dipartimento di Finanza, da Brandeis University; Angela Pettinicchio, assistant professor al Dipartimento di Accounting, da Cass Business School; Giovanni Puopolo, assistant professor al Dipartimento di Finanza, da Université de Lausanne; Linus Siming, assistant professor al Dipartimento di Finanza, da Stockholm School of Economics; Lei Wang, assistant professor al Dipartimento di Marketing, da Kellogg School of Management; Caleb Warren, assistant professor al Dipartimento di Marketing, da University of Colorado; David Mazursky, adjunct professor al Dipartimento di Marketing, da Hebrew University.

Nell'anno accademico 2011-2012 la campagna di reclutamento internazionale ha portato alla Bocconi: Marco Ottaviani, professore ordinario al Dipartimento di Economia, da Kellogg School of Management; Ian Ross Macmillan, professore al Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico, da University of Minnesota; Zachary Estes, associate professor al Dipartimento di Marketing, da Warwick University; Marco Giarratana, associate professor al Dipartimento di Management e Tecnologia, da Universidad Carlos III de Madrid; Lars Bo Jeppesen, associate professor al Dipartimento di Management e Tecnologia, da Copenhagen Business School; Gaia Balp, assistant professor al Dipartimento di Studi Giuridici; Lorenzo Bertino, assistant professor al Dipartimento di Studi Giuridici, da Università di Padova; Viktar Fedeaseyu, assistant professor al Dipartimento di Finanza, da Boston College; Justin Frosini, assistant professor al Dipartimento di Studi Giuridici, da Università di Bologna; Selim Gulesci, assistant professor al Dipartimento di Economia, da London School of Economics; Jay Horwitz, assistant professor al Dipartimento di Management e Tecnologia, da Rotman School of Management; Chiara Mosca, assistant professor al Dipartimento di Studi Giuridici, da Università Cattolica di Milano; Kim Peijnenburg, assistant professor al Dipartimento di Finanza, da Tilburg University; Paolo Pinotti, assistant professor al Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico, da Banca d'Italia; Charles Williams, assistant professor al Dipartimento di Management e Tecnologia, da Duke University; Stanley Baiman, adjunct professor al Dipartimento di Accounting, da Wharton.