Alle frontiere dell'economia
"Il Master of Science in Economic and social sciences è rivolto a studenti destinati a spostare in avanti le frontiere della conoscenza". Antonella Trigari, professore associato presso il Dipartimento di economia dell'Università Bocconi e direttore del corso, mette subito in chiaro le peculiarità di un programma che ha forti basi quantitative e metodologiche, in accordo con la più avanzata linea di frontiera della ricerca in economia. "Questo Master of Science è radicato nella tradizione della Bocconi, con una miscela unica di economia incentrata su metodi quantitativi come la matematica e l'econometria, ed escursioni nel più ampio campo delle scienze sociali", spiega Antonella Trigari. "La flessibilità del programma permette di costruire curricula fortemente personalizzati e interdisciplinari. Solo il primo semestre del primo anno prevede corsi obbligatori, poi ognuno può costruire il proprio percorso. Gli studenti si iscrivono a questo programma con l'obiettivo di mettere a punto le loro capacità analitiche e di acquisire conoscenze per essere in grado di perseguire una carriera internazionale. Circa due terzi dei nostri laureati si inserisce direttamente nel mondo del lavoro assumendo posizioni presso "employers" prestigiosi che allo stesso tempo spaziano in campi che vanno dalle più rinomate società di consulenza mondiali, alle banche di investimento e grandi tech companies, alle organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative, nel settore pubblico o nel settore della stampa economica. Il resto dei nostri studenti prosegue verso un PhD at top graduate programs o con un'ulteriore formazione in ambito accademico".
Un programma che non è solo economia, ma che prevede anche, per esempio, corsi di sociologia e storia economica, "tutti utili per interpretare al meglio i fenomeni", nel segno di quell'interdisciplinarità cui Trigari faceva riferimento in precedenza.
"Le parole chiave del corso sono: analytical and quantitative skills; interdisciplinarity and flexibility; critical thinking", prosegue Antonella Trigari, "vogliamo insegnare ai nostri studenti a rispondere a domande di ricerca complesse, a cercare il 'perché' delle cose senza accontentarsi delle risposte che già abbiamo. Devono sempre mettere in discussione tutto senza accettare niente per scontato".
Un approccio che poi si riflette sulla futura carriera professionale dei laureati in Economic and social sciences, che saranno cooptati "in posizioni che richiedono capacità analitiche di alto livello e una predisposizione a pensare in modo critico e innovativo", dice ancora il direttore.
Il programma prevede ogni anno la formazione di due nuove classi, "e quello che balza subito agli occhi è il crescente livello di internazionalizzazione dell'aula. Si tratta di un corso complesso e competitivo, ma nonostante questo si sviluppa un forte senso di comunità", racconta Trigari, "e la variegata provenienza degli studenti contribuisce a portare nuovi punti di vista e nuove prospettive".