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Un PhD per avere successo nella ricerca

, di Andrea Costa
L'evento di presentazione della Scuola di Dottorato introdotto dal Rettore e dal Dean

L'anno che si chiude è stato particolarmente importante per la Scuola di Dottorato. I candidati e diplomati hanno trovato eccellenti opportunità di carriera come Paula Rettl e Filippo Ascolani, Assistant Professor rispettivamente a Harvard e Duke, oppure hanno vinto importanti riconoscimenti in prestigiose conferenze internazionali come Andrea Coali e Diego Jannace.

Sarà il Rettore Francesco Billari a dare il via insieme al Dean della PhD School, Andrea Fosfuri, al PhD Day 2023 in cui saranno presentati i programmi di dottorato in partenza quest'anno. L'evento, che si terrà in forma virtuale il prossimo 22 novembre (è possibile partecipare registrandosi QUI) proseguirà dopo gli interventi di apertura con delle sessioni parallele presentate dei Coordinatori dei 5 programmi offerti dalla Scuola di Dottorato: Business Administration and Management, Economics and Finance, Legal Studies, Social and Political Science, Statistics and Computer Science.

La Scuola di Dottorato Bocconi è destinata a coloro che intendono intraprendere una carriera come ricercatori in ambiente accademico oppure nei centri studi di grandi organizzazioni. "Chi ottiene il PhD in Bocconi poi prosegue in una università nel 70% dei casi circa, gli altri diventano ricercatori anch'essi, sia in centri studi di enti internazionali e banche centrali, sia nel settore privato," afferma Andrea Fosfuri. "Spesso il primo lavoro dei nostri dottori di ricerca è all'estero, a conferma del valore sul mercato internazionale della formazione ricevuta."

Sempre secondo Fosfuri, "i nostri dottorandi trovano da noi un ambiente pieno di stimoli, in cui la collaborazione anche tra aree diverse è incoraggiata in ogni modo e dove chi ha delle idee le può sviluppare confrontandosi con chi desidera. Non tutti sono in grado di assicurare un ambiente così ricco di opportunità. Si può anzi dire che i nostri studenti sono considerati una sorta di 'junior faculty', e spesso collaborano con ricercatori senior in importanti progetti di ricerca come per esempio quelli finanziati dallo European Research Council o dal PNRR."