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L’Illuminismo raccontato attraverso le immagini
Vedere 15 volumi del ‘700 aperti sul grande tavolo fa una certa impressione. Soprattutto a 23 ragazzi di 12 anni abituati più al linguaggio dei social che non a quello dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert. Eppure emozione e interesse sono sui volti degli studenti dell’Istituto comprensivo Jacopo Barozzi di Milano, che nelle aule della Biblioteca dell’Università Bocconi hanno potuto vedere e toccare dal vivo una rara versione dell’Encyclopédie, la prima edizione stampata in Italia (ma in lingua francese) e sentirne raccontare la genesi.
Secoli di storia e di sapere che contengono tutto lo scibile umano del tempo racchiusi in volumi che hanno richiesto anni di instancabile lavoro per essere completati. E se provoca un leggero, incontrollabile sussulto sentire paragonare l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert a Wikipedia, in realtà si tratta di un complimento. Perché l’immensa opera realizzata a partire dalla metà del ‘700 in Francia e completata in circa 20 anni, con enorme successo tra i contemporanei (“ne furono stampate 4.200 copie tra il 1750 e la Rivoluzione francese, tantissime per l’epoca”, racconta Cinzia Di Deo, Bocconi Library & Archives), contiene in sé elementi di modernità, come i rimandi alla fine di ogni capitolo, che costituiscono la versione settecentesca degli attuali link del colosso del sapere online.
“I ragazzi a questa età assorbono molto e devono cogliere tutte le occasioni possibili per apprendere”, spiega Chiara Sacchi, l’insegnante di Lettere che ha accompagnato la classe, “inoltre una delle accuse che vengono mosse alla scuola italiana è di essere troppo teorica, con questa visita vogliamo dimostrare il contrario”. Vi è, inoltre, tutto un tema sul modo in cui viene trasmesso il sapere: una volta con supporti solo cartacei, frutto di anni di lavoro e verifiche puntuali, adesso, con mezzi di gran lunga superiori grazie alle moderne tecnologie, spesso con superficialità e senza il dovuto approfondimento. “Cerchiamo di spiegare loro che la verifica delle fonti è fondamentale, non bisogna fermarsi a ciò che appare in superficie. Wikipedia è utilissima, la usiamo tutti, ma allo stesso tempo chiunque può scrivere, con quali competenze non è sempre chiaro. Opere come l’Encyclopédie rappresentavano invece anni di lavoro minuzioso e competente”, aggiunge l’insegnante. Una lezione anche questa, preziosa per chi sa coglierne il messaggio.
Che è anche uno degli intenti di queste iniziative rivolte alle scuole di ogni ordine e grado che la Biblioteca dell’Università organizza, spesso su richiesta degli stessi istituti. “La nostra biblioteca e i nostri archivi contengono opere di straordinario valore che vanno mostrati e fatti conoscere”, riprende Cinzia Di Deo. “Ovviamente in base all’interesse e alla tipologia delle scuole che vengono in visita organizziamo percorsi diversi, dai veri e propri Campus Tour a eventi più mirati come quello dell’Encyclopédie. Vi è poi un altro aspetto molto importante”, continua, “la Bocconi è un vero e proprio Campus cittadino, nel cuore della città. Ed è importante far conoscere questa realtà anche e soprattutto alle scuole che condividono gli stessi spazi e che ancora non la conoscono”.