Un migliore accesso ai servizi pubblici puo' salvare milioni di vite nei Paesi in via di sviluppo
Il ruolo della tecnologia nell'erogazione dei servizi pubblici non è stato ancora sufficientemente studiato e compreso, e la valutazione dei suoi effetti è difficile anche nei Paesi più ricchi. Secondo la Lancet Health Commission, ogni anno nel mondo muoiono circa 5,7 milioni di persone a causa di un accesso limitato o assente ai servizi pubblici essenziali, la maggior parte dei quali nei Paesi a basso reddito.
Erika Deserranno del Dipartimento di Economia ha ottenuto dallo European Research Council uno Starting Grant di 1,5 milioni di euro su 5 anni per il suo progetto DIGIDEV (Digitalization of Public Service Delivery and Inclusive Development), che mira a migliorare la comprensione dei fattori di successo della digitalizzazione nel settore pubblico dei Paesi in via di sviluppo e di come le tecnologie digitali possano essere sfruttate per migliorare l'efficienza e l'inclusione dei servizi pubblici, portando a una crescita economica più solida e inclusiva.
DIGIDEV esaminerà separatamente la domanda e l'offerta di servizi pubblici nei Paesi in via di sviluppo, poiché entrambe sono destinate a beneficiare di un uso più intensivo della tecnologia digitale. A tal fine, il progetto principale è stato suddiviso in quattro sottoprogetti che prevedono esperimenti sul campo. Due di essi analizzeranno le barriere che i potenziali utenti incontrano nell'accesso ai servizi pubblici dal lato della domanda, mentre due si occuperanno di come le tecnologie digitali possono migliorare l'offerta di servizi di persona.
Il sottoprogetto 1 si svolgerà in India, dove la teleassistenza può consentire un accesso più rapido, economico e ampio a servizi sanitari di alta qualità, ma esclude ancora le persone vulnerabili che non possiedono o non possono prendere in prestito dispositivi digitali, anche se un facilitatore può aiutarle. Il sottoprogetto 2 studierà la messa in opera di un registro sociale ancora inesistente in Liberia. Per quanto riguarda l'offerta, il sottoprogetto 3 valuterà gli effetti dell'introduzione della supervisione digitale degli operatori sanitari comunitari in Sierra Leone, mentre il sottoprogetto 4 esplorerà i pro e i contro dell'attività bancaria senza sportelli in Indonesia, con particolare attenzione all'inclusione finanziaria nelle aree remote.
"Anche se la diversa natura di questi sottoprogetti non consentirà di fare confronti tra Paesi, questi esperimenti sul campo su larga scala forniranno indicazioni preziose su dove investire," afferma Erika Deserranno. "I Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di questo aiuto per stabilire le priorità, poiché le loro risorse sono limitate e la loro allocazione deve essere guidata da una valutazione credibile dei costi e dei benefici."