Contatti
Ricerca Scienze Politiche

Troppo poco SSN per i migranti irregolari

, di Andrea Costa
Ospedalizzazioni evitabili e maggiore aderenza terapeutica quando le cure sono erogate da enti umanitari sono tra le prime osservazioni di Motive, un progetto che riunisce molteplici fonti di dati sulla sanita'

I migranti privi di documenti in Italia ricorrono maggiormente al pronto soccorso e ai ricoveri ospedalieri rispetto alle prescrizioni farmaceutiche e alle visite specialistiche, anche per le malattie croniche per le quali i migranti privi di documenti avrebbero diritto a cure essenziali al di là dell'emergenza: i ricoveri rappresentano circa il 50% della spesa totale per i cittadini italiani affetti da diabete, ma addirittura il 90% per i migranti privi di documenti. Inoltre, i servizi forniti loro da enti umanitari sembrano essere più efficaci di quelli forniti dal Sistema Sanitario Nazionale italiano ai migranti regolari. Anche nel caso del diabete, ricevere servizi sanitari da un'organizzazione caritatevole piuttosto che dal SSN aumenta di 1,19 volte la probabilità di rispettare le prescrizioni.



Queste osservazioni sono tra i primi risultati di Motive, un progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione e della Ricerca italiano, che mira a costruire una piattaforma di ricerca contenente una grande quantità di dati sanitari di origine diversa su migranti e popolazioni fragili, e a promuoverne l'uso per generare elementi utili a un processo decisionale efficiente ed efficace.

Le moderne tecnologie consentono di raccogliere da varie fonti una quantità senza precedenti di informazioni rilevanti per la salute, generalmente definite "real-world data". In particolare, i database sanitari locali e regionali, che raccolgono dati per la gestione dei sistemi sanitari, sono risorse molto preziose per la ricerca. È proprio questo il tipo di informazioni utilizzate nel progetto.

Il team del progetto comprende rappresentanti di varie università italiane, tra cui Elisabetta Listorti e Aleksandra Torbica del CERGAS Bocconi, che illustrano alcuni dei risultati nel secondo video della serie Planet CERGAS (v. sopra). Come risultato del progetto, le due studiose, insieme a Silvano G. Cella, Gianfrancesco Fiorini, Giovanni Corrao e Matteo Franchi dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e degli Istituti Clinici Zucchi, hanno pubblicato due articoli sui migranti irregolari affetti da diabete.

Il primo lavoro mappa i tipi di servizi di cura del diabete utilizzati in Lombardia, quantifica l'impatto dei ricoveri ospedalieri evitabili ed esamina i modelli di assistenza sanitaria che collegano le prescrizioni farmaceutiche con gli accessi ospedalieri per tre diverse categorie di pazienti: cittadini italiani, immigrati regolari e immigrati irregolari. Per quanto riguarda le complicanze a breve termine del diabete, gli autori hanno rilevato che i ricoveri ospedalieri evitabili per gli immigrati privi di documenti sono quattro volte superiori a quelli dei cittadini italiani.

Il secondo articolo mostra che le associazioni umanitarie sembrano fornire servizi più sensibili alle specificità culturali, portando a una maggiore aderenza terapeutica. Questo risultato evidenzia la necessità di un migliore coordinamento tra le varie autorità.

"Il grande divario tra i diritti e l'uso effettivo dei servizi sanitari ci ricorda l'appello dell'OMS di migliorare la salute per tutti e ridurre le disuguaglianze affrontando le sfide che i migranti devono affrontare," spiega Aleksandra Torbica. "Come punto di partenza, è necessaria una riflessione sulle barriere incontrate dai migranti nell'accesso a tutti i servizi sanitari e sulle azioni da intraprendere per superarle."

"Il ruolo essenziale delle associazioni umanitarie ha effetti benefici, come un maggiore utilizzo dei servizi sanitari da parte dei migranti grazie all'attuazione di una serie di pratiche mirate sui migranti stessi. Tuttavia, l'assenza di integrazione tra il SSN e queste organizzazioni rende impossibile tracciare un quadro completo dell'utilizzo dei servizi sanitari da parte dei migranti irregolari, lasciando aperti diversi interrogativi sulle loro necessità sanitarie non soddisfatte." afferma Elisabetta Listorti.

Per saperne di più:

Elisabetta Listorti, Aleksandra Torbica, Silvano G. Cella, Gianfrancesco Fiorini, Giovanni Corrao, Matteo Franchi. "Health Care Services for Undocumented Migrants: Organisation and Costs from the Italian NHS Perspective." Int. J. Environ. Res. Public Health 2022, 19(24), 16447; https://doi.org/10.3390/ijerph192416447.

Elisabetta Listorti, Aleksandra Torbica, Silvano G. Cella, Gianfrancesco Fiorini, Giovanni Corrao, Matteo Franchi. "A Cohort Study on Diabetic Undocumented Migrants in Italy: Can Charitable Organizations Contribute to Higher Adherence?" Int. J. Environ. Res. Public Health 2023, 20(4), 2794; https://doi.org/10.3390/ijerph20042794.

How Undocumented Migrants Use Healthcare Services

Guarda il video