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Sui social media il tuo avversario piu' difficile gioca nella tua squadra

, di Fabio Todesco
Studiando i tweet riguardanti giocatrici di calcio femminile negli Stati Uniti Rossi e Rubera hanno scoperto che la rivalita' tra gli atleti arriva anche al campo virtuale, ma con regole diverse: a competere sono soprattutto le giocatrici che condividono le stesse caratteristiche

Oggi gli sportivi non competono solo sul campo, ma anche sulle piattaforme di social media, come Twitter, hanno scoperto Federico Rossi e Gaia Rubera (Dipartimento di Marketing) in un recente lavoro. E la concorrenza è tra i giocatori con caratteristiche simili: i rivali peggiori giocano nella tua squadra, evidenzia Rossi in un video.

Gli autori hanno studiato il modo in cui un particolare gruppo di utenti decide di creare contenuti - scrivere tweet in questo caso – riguardanti o diretti alle giocatrici della National Women's Soccer League negli Stati Uniti. Hanno notato che non è solo la performance in campo che influenza la decisione di scrivere contenuti che le riguardano, ma anche il loro comportamento su Twitter, la piattaforma indagata.

Essi hanno osservato che quando una calciatrice scrive un tweet, il numero di tweet che riceve aumenta di circa il 25%. Ma tale aumento non viene soltanto da un aumento della domanda - il numero totale di tweet che i fan decidono di scrivere - ma va in parte a discapito di altre giocatrici. "Quindi, in pratica, le calciatrici sono in competizione per un numero di tweet che cambia di poco e la competizione deriva per lo più da giocatrici che condividono le stesse caratteristiche", dice Rossi. Le atlete che giocano per la stessa squadra, per esempio, soffrono la concorrenza più di quelle che giocano in squadre rivali.

Ogni volta che un atleta twitta, da una parte il pubblico totale della disciplina aumenta, dall'altro viene eroso il pubblico di atleti simili a quello che twitta.

Quello che Rossi e Rubera stanno cercando di scoprire ora è se altre caratteristiche giochino un ruolo in questo tipo di competizione, per esempio l'attrattiva di una giocatrice, la sua età o altre caratteristiche personali.

In generale, questo tipo di studi sono considerati ricerca big-data non tanto a causa delle dimensioni del database utilizzato (milioni di osservazioni, comunque), ma soprattutto a causa del dettaglio microeconomico dei dati.

Il rivale non gioca sempre nella squadra avversaria

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