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Servono soluzioni europee per superare la crisi

, di Fabio Todesco
Bad bank e assicurazione sui depositi su scala continentale sono tra le misure suggerite da Andrea Resti quando verra' tolto il sostegno temporaneo degli stati alle imprese

L'idea che la crisi da COVID potesse essere affrontata come una crisi esogena e temporanea, si è rivelata un'illusione, secondo Andrea Resti, professore associato al Dipartimento di Finanza della Bocconi e uno degli esperti bancari chiamati dalla Commissione Affari Economici e Monetari (ECON) del Parlamento Europeo ad affrontare la questione di quando e come allentare le misure di sostegno al sistema bancario introdotte a causa della pandemia. Nel suo studio, Resti invita a prepararsi a un impatto che potrebbe includere fallimenti aziendali e il consolidamento del settore bancario.

Mentre le misure di supervisione, che colpiscono direttamente il sistema bancario, sono state omogenee in tutta Europa, le misure indirette sembrano aver seguito modelli diversi tra gli Stati membri. Laddove i vincoli posti dai deficit del settore pubblico e dal debito sovrano erano più stringenti, la risposta dei governi al COVID-19 si è concentrata maggiormente su misure contingenti (come prestiti garantiti dallo Stato, differimenti fiscali e garanzie pubbliche) e interventi fiscalmente neutri (come le moratorie, che non comportano costi per i governi). "Tuttavia", avverte Resti, "tali misure sono intrinsecamente fragili, poiché potrebbero portare a maggiori squilibri fiscali (poiché le tasse differite potrebbero non essere pagate, e le garanzie pubbliche devono essere onorate se richieste) e a un aumento significativo delle inadempienze sui prestiti bancari una volta che le moratorie siano revocate".

"Gli strumenti di emergenza volti a congelare i pagamenti, ad allentare i vincoli di capitale e a fornire credito aggiuntivo", scrive Resti, "non possono essere semplicemente smantellati, ma devono piuttosto essere sostituiti da misure volte a smussare la transizione".

Da un lato, quindi, suggerisce misure volte ad alleggerire il peso dei fallimenti: dovrebbe essere consentita una flessibilità aggiuntiva nel riconoscimento delle inadempienze per le imprese che sono sulla via del risanamento ma che necessitano ancora di sostegno, e dovrebbero essere intrapresi investimenti significativi per aumentare l'efficienza delle procedure giudiziarie, compresa la digitalizzazione del flusso di lavoro, in modo da affrontare l'aumento delle liquidazioni. Laddove tali innovazioni vengano attuate, dovrebbe essere consentita una regolamentazione prudenziale meno rigida.

Dall'altro lato, Resti suggerisce politiche volte a proteggere il sistema bancario e a separare le responsabilità delle banche e dei governi: le regole sugli aiuti di Stato dovrebbero essere riesaminate, al fine di rendere più spedita la creazione di bad bank, preferibilmente su scala continentale piuttosto che nazionale; allo stesso modo sarebbe consigliabile un'assicurazione sui depositi compiutamente paneuropea.