Se Cesare fosse stato un responsabile di unita'
La retribuzione dei responsabili di unità non riflette il loro contributo personale ai profitti dell'azienda. Secondo un recente studio condotto da Arnaldo Camuffo (del Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi) insieme a Federica De Stefano (HEC Paris) e Matthew Bidwell (Wharton), la retribuzione dei manager intermedi non riflette il loro contributo personale ai profitti di un'azienda: essi ricevono solo lo 0,5% del valore creato, contro il 25-60% di professioni più visibili come gli amministratori delegati, i commerciali e gli agenti immobiliari.
Infografica di Weiwei Chen
"I datori di lavoro faticano a identificare i contributi individuali alla creazione di valore," spiega Camuffo. "Spesso non sono consapevoli di quanto valore in più venga creato dai manager più efficaci e, di conseguenza, non sono disposti a condividere con loro tanto valore in fase di contrattazione."
I responsabili di unità, dal canto loro, devono affrontare problemi analoghi per far emergere il valore del proprio contributo e, in ogni caso, il loro potere contrattuale è in parte compromesso dalla mancanza di opportunità alternative di impiego.
Gli autori hanno analizzato un'azienda italiana di ristorazione rapida e hanno avuto accesso a dati negozio-dipendente con registrazioni mensili per tutti i direttori di punto vendita relativi agli anni 2007-2014. Dopo alcuni aggiustamenti, il database finale comprendeva 441 direttori e 394 punti vendita (26.456 osservazioni direttore/punto vendita).
Camuffo e i suoi colleghi sono riusciti a separare il contributo dei diversi manager da quello dei fattori contingenti a livello di negozio, sfruttando una politica aziendale che prevede la rotazione regolare dei manager. In media, il 23% dei manager ha cambiato negozio ogni anno durante il periodo di osservazione.
Si è così scoperto che i migliori manager erano in grado di farsi riconoscere solo lo 0,5% del valore creato.
L'analisi suggerisce che le aziende spesso confondono il contributo alla performance proprio dei fattori caratteristici della singola unità e il contributo dei manager, valutando e premiando i manager sulla base delle caratteristiche dell'unità piuttosto che del loro contributo individuale. "In molte aziende, sia i bonus che le valutazioni delle prestazioni sono molto più legati alle prestazioni dell'unità che a eventuali differenze effettive nelle prestazioni individuali dei manager," afferma Camuffo.
La variazione della retribuzione dei manager si è rivelata 11 volte inferiore alla variazione delle loro prestazioni. Tuttavia, il turnover volontario è stato estremamente basso, con solo 25 dimissioni in otto anni. In poche parole, l'azienda ha potuto evitare di condividere il valore con i dipendenti migliori senza pregiudicare la propria sostenibilità finanziaria.
"Un miglioramento della capacità delle aziende di valorizzare i contributi personali, tuttavia, si tradurrebbe probabilmente nella capacità di allocare meglio i responsabili tra le varie unità, aumentando così la redditività, e in una maggiore disponibilità a condividere il valore creato," conclude Camuffo.
Federica De Stefano, Matthew Bidwell, Arnaldo Camuffo, "Do Managers Capture the Value They Create? Drivers of Managers' Value Capture in a Large Retail Chain." Strategic Management Journal, Vol. 43, Issue 10, Pages 1983-2011. DOI: https://doi.org/10.1002/smj.3401.